Salute

Le Tessere e il Mosaico: le agenzie educative sappiano essere fedeli ai loro doveri e al rispetto dei valori fondamentali della vita

Don Salvatore Callari

Le Tessere e il Mosaico: le agenzie educative sappiano essere fedeli ai loro doveri e al rispetto dei valori fondamentali della vita

Dom, 17/05/2020 - 07:30

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Tutti ci rendiamo conto della invadente presenza della pubblicità nella nostra vita . Lo scopo evidente è quello di fare soldi e purtroppo si scelgono anche i modi falsi e indecorosi; piena di menzogne e allettatrice. E’ sempre pronta e avida di curiosità per intromettersi nella vita degli altri, specie illustri. Ci frastorna e ci stordisce con grande libertà di espressione, visiva o radiofonica . L’effetto è anche quello di suscitare bisogni che non necessitano, svegliare sensi di maliziosità e talora peccaminosi. E’ difficile liberarsi da questa pressione che anestetizza la sensibilità e si diventa vittime dei messaggi penetranti e fuorvianti. In questa atmosfera di frastuono, anche silenzioso, si perde l’umana capacità di scegliere e decidere , con oculatezza, e come è possibile far “passare il messaggio evangelico”. Subisce la sorte di un uomo che vuole avanzare tra una folta folla inutilmente. Con una mentalità inquinata da tante sollecitazioni interiori, l’uomo come potrà trovare la via del Signore? Come si potrà trovare il tempo per la preghiera, o il desiderio di frequentare la chiesa e la messa ? E’ inevitabile che ci si estrania da Dio. Faremo eterni lamenti per voler capire perché la società moderna, e specie giovanile, ha smarrito il senso delle cose giuste, delle cose vere, delle cose sante.

Don Salvatore Callari

Lo spirito non potrà trovare né il desiderio né la forza di disporsi alla ubbidienza alle leggi del Signore. Viene distrutta l’atmosfera di famiglia, non si trova il gusto per il dialogo familiare che unisce e sollecita alle conoscenze che giovano alla vita presente e a quella futura. Le nuove generazioni, ubriacate dall’uso cattivo della libertà, dallo sgangiamento dall’autorità paterna, si fanno una irredimibile mentalità sbagliata circa il dominio dei propri istinti, e della sfrenata avidità di una felicità che avvelena piuttosto che dare serenità e il senso di un pudico e dignitoso godimento. Se si è smarrita la via del bene, della ragionevolezza, “chi ci libererà da questo corpo di morte “ ? dice S. Paolo. Non bastano le accuse e i vari rimandi di responsabilità ma occorre che “ le agenzie” educative sappiano essere fedeli ai loro doveri e al rispetto dei “valori” fondamentali della vita.