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Giornata mondiale api, Coldiretti Sicilia: l’apicoltura è donna, Santina Grisanti e le sue api nere

Redazione

Giornata mondiale api, Coldiretti Sicilia: l’apicoltura è donna, Santina Grisanti e le sue api nere

Mer, 20/05/2020 - 18:09

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Come dolcificante per le tisane o lo yogurt o anche per preparare maschere di bellezza o, ancora, per curare la tosse e il raffreddore. Sono tantissimi gli usi del miele che Sicilia viene prodotto grazie a oltre 127 mila alveari (Dato Ismea 2018). Lo rileva la  Coldiretti dell’Isola in occasione della giornata mondiale delle api istituita dall’Onu, che si festeggia proprio oggi, 20 maggio.

Un comparto quello della produzione del miele  che appassiona anche le imprenditrici agricole  come Santina Grisanti, 39 anni, di Collesano (Pa) che alleva l’ape nera sicula e produce il suo miele  nel palermitano.

La passione per le api – racconta– è nata con l’escursionismo ma mentre gli altri fotografavano paesaggi io mi dedicavo a tutto ciò che aveva ali. Poi l’allevamento delle regine e la produzione di miele è diventato un mestiere grazie alla caparbietà e grazie anche a due aziende che hanno risposto al mio curriculum. Il lavoro con le api è fatto di pazienza e per l’allevamento delle regine in purezza o di pappa reale occorre molta professionalità e un aggiornamento continuo – spiega – .

Oggi l’imprenditrice produce miele di arance, di sulla, di zagara, cardo e castagno.  Il miele di sulla, in particolare – conclude –   è quello che sta conquistando il gusto dei consumatori insieme al miele di agrumi e in molti chiedono anche consigli  per utilizzo in cucina  come accoppiamento con le varie pietanze.  

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica” consiglia la Coldiretti siciliana. Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm (a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina) è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.