Nel periodo di massima allerta sanitaria, l’Assessorato Regionale alla salute invitava le Asp territoriali a siglare una convenzione con le strutture private per la creazione di eventuali alloggi, pronti all’uso nel caso in cui ci fosse stata l’espansione della pandemia. Tra queste c’era anche quella sottoscritta a Mazzarino tra l’Azienda sanitaria e una ditta, Ad Majora, dei fratelli Alessi, i quali davano la propria disponibilità per 19 posti letto, in una struttura nel centro storico del paese. L’edificio doveva pertanto ospitare non soggetti positivi al Covid-19, bensì persone già guarite o comunque asintomatiche.
“Un’occasione mancata a seguito purtroppo del clima di paura creato per beceri e strumentali scopi politici da alcuni rappresentanti politici e istituzionali del comune di Mazzarino, i quali hanno gridando al lupo al lupo, paventando il pericolo di eventuali contagi per la comunità locale. Preso atto che dopo avere invitato consiglieri comunali e rappresentanti di partito ad abbassare i toni e rassicurare la cittadinanza sulla totale assenza di pericoli, ho ritenuto opportuno chiedere alla ditta di rescindere il contratto con l’Asp territoriale.
Ho difeso la convenzione, anche nell’interesse dei mazzarinesi, i quali avrebbero beneficiato – laddove necessario – di una struttura e del personale idoneo a garantire il controllo e la sicurezza per la comunità, scongiurando il rischio di violazione dell’isolamento di certi soggetti. Purtroppo però, per la mancata maturità politica di certi rappresentanti, invito la ditta a fare un passo indietro”. Lo afferma il deputato di Forza Italia all’Ars, on. Michele Mancuso, il quale già si è speso in prima persona affinché Mazzarino potesse avere un presidio ospedaliero al pari di altri regionali, chiedendo e ottenendo l’incremento del personale medico e paramedico in grado di attivare al meglio il funzionamento del pre-triage Covid-19.