RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Quali sono i successi ma soprattutto quali i fallimenti dell’attuale sindaco di Caltanissetta? Bicchiere mezzo pieno, caraffa mezza vuota, tinte in chiaro scuro, colori in bianco e nero? Troviamo noi la formula perché nel frattempo i molti stanno perdendo le tracce del termine buona amministrazione attiva. Ciò che segue è una vera e propria tabella di marcia di un disastroso primo anno di gestione dell’attuale amministrazione da intendere come riassunto o promemoria a medio termine di cose non fatte e che si potrebbero magari ancora fare. Dunque, ‘en reverse’, tanto per non far lagnare come al solito anche i pochi ricchi che spadroneggiano in ogni campo pubblico e privato a Caltanissetta nel mentre il cittadino langue e si dispera, si leggano pure in positivo quali fossero un programma di rilancio in ipotesi per battere il declino e la decadenza inesorabile della città e del territorio.
FALLIMENTO N. 1 – APERTURA CENTRO STORICO
Nei primi mesi della sua sindacatura non ha saputo aprire un tavolo serio e decisivo con i commercianti. Viene quindi confermata la scelta di aprire il centro storico, oggi, anche di notte. Per bloccare il fenomeno dei furti nelle attività commerciali.
FALLIMENTO N. 2 – DEBITO ATO
Il
Sindaco approvando i bilanci dell’Ato ha caricato sulle casse comunali e quindi
sulle spalle dei cittadini 15 milioni di euro (per l’esattezza 15.196.216,76
euro). E già sono arrivate in Comune richieste di pagamento milionarie di
creditori non suoi ma dell’Ato. Mentre intanto al Tribunale delle imprese di
Palermo fioccano le impugnazioni dei bilanci Ato da parte degli altri comuni
della provincia soci Ato che hanno votato contro quei bilanci.
Inquieta quindi il silenzio dell’amministrazione sulle motivazioni di tale
accollo del debito, sulla sua reale entità, sui nomi dei creditori e sul se e
come si intenda tutelare giudizialmente le finanze comunali e quindi di tutti.
FALLIMENTO N. 3 – ULTIMI IN QUALITA’ DELLA VITA
Dalla
Classifica sulla Qualità della vita nelle province italiane del Sole 24 ore per
l’anno 2019 per la prima volta Caltanissetta risulta ultima. Il commento del
nostro Sindaco è stato più o meno questo: «Mi sono appena insediato non posso
fare miracoli». Francamente ci aspettavamo qualcosa di più di questa semplice
declinazione di responsabilità miracolistica da un Sindaco espresso da un
Movimento che da sempre contesta la stampa. E di punti critici quella
classifica ne ha eccome. Milano per esempio è prima pur essendo ultima in
sicurezza, per esempio. Mentre dallo spaccato delle singole aree di indagine
Caltanissetta non risulta messa poi così male proprio in termini di sicurezza.
FALLIMENTO N. 4 – AUMENTO TARI DEL 25%
Nel
pomeriggio del 31 dicembre la Giunta comunale vara un aumento del 25%
dell’imposta sui rifiuti (TARI), ma a seguito di vibrate e diffuse proteste da
parte di forze politiche comitati di quartiere e singoli cittadini tale aumento
viene “sospeso”. Allora la domanda è viene prima il consenso o la buona
amministrazione delle finanza comunali? E ancora, era necessario o no questo
aumento? Perché si crea il panico tra la cittadinanza senza invece spiegare la
necessità di un atto amministrativo o si tenta il colpo sperando che nessuno se
ne accorga? E’ questa la maniera di amministrare? E alla fine siamo ancora con
la spada di Damocle di questo aumento sulla testa.
FALLIMENTO N. 5 – E’ SEMPRE
COLPA DI QUALCUN ALTRO
La continuità
amministrativa, lo scambio di informazioni e di consigli e l’assunzione di
responsabilità sui problemi comuni sembrano concetti del tutto estranei a
questa amministrazione. Ma entrambe le amministrazioni precedenti hanno chiuso
i loro bilanci sempre in attivo. Aspettiamo quindi il primo bilancio di questa
amministrazione per sancire o meno questo ultimo e ufficiale fallimento.
Settimo Ambra