La Comunità Terapeutica “La Ginestra” dell’Associazione “Casa Rosetta” di Caltanissetta quest’anno in occasione del World Eating Disorders Action Day 2020 ha preparato un evento intitolato “La cura del Corpo e dell’Anima”, giornata di sensibilizzazione relativa alla cura e alla prevenzione dei disturbi alimentari. L’evento si svolgerà lunedì 1° giugno presso la Comunità Terapeutica per donne “La Ginestra”, realtà attiva non soltanto sul territorio siciliano per la prevenzione e la cura delle dipendenze, dei disturbi, delle disabilità, di HIV e AIDS.
“La Ginestra” si occupa di diverse problematiche sociali attuando una presa in carico globale delle donne ospiti, ed è l’unica struttura del genere presente in Sicilia. Prevalentemente la sfera d’intervento è quella delle dipendenze patologiche coprendo anche le diverse comorbilità. Grande attenzione viene posta ai disturbi del comportamento alimentare. La comunità si è infatti mossa sul territorio per la realizzazione di eventi e iniziative connesse alla promozione dei corretti stili di vita, la corretta alimentazione e sullo stato di benessere globale della persona.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. I disturbi più noti sono l’anoressia e la bulimia, in varie manifestazioni.
Si stima che in Italia vi siano due milioni di casi, e la media dei nuovi accertati ogni anno è di circa 8.500 con forte prevalenza nel sesso femminile (3 a 1 rispetto ai maschi, e spesso anche più). I numeri – secondo i quali in Sicilia i casi sarebbero almeno duecentomila – sono orientativi perché non è semplice ottenere una stima precisa. La diffusione di questi disturbi, infatti, può avere valori poco indicativi nella popolazione generale ma tassi molto alti in popolazioni specifiche. Secondo gli studiosi e gli esperti ne soffrono, ad esempio, dieci adolescenti su cento. Tra questi, uno o due presentano forme più gravi come l’anoressia e la bulimia mentre gli altri soffrono di manifestazioni più lievi. La fascia compresa tra i 15 e i 19 anni è tradizionalmente quella più a rischio, ma negli ultimi anni l’età in cui compaiono i primi disturbi si sta abbassando. Sono sempre più numerosi casi di bambini che soffrono di anoressia o bulimia già intorno agli 8-9 anni ma anche i casi che riguardano gli adulti over 40. Il rapporto con il cibo può a volte rappresentare il “canale scelto” per manifestare il proprio malessere psicologico. Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento esponenziale di condotte alimentari anomale, controproducenti, dannose.
Tra momenti d’informazione sulle linee guida nazionali, attività sportive e riproduzioni artistiche (fotografia, dipinti, fumetti), l’obiettivo dell’evento del 1° giugno è sensibilizzare sulle tematiche connesse ai disturbi del comportamento alimentare. Le donne ospiti in trattamento parleranno, attraverso un collegamento in rete del loro rapporto personale con il cibo al fine di far riflettere, motivare e incoraggiare gli altri a parlare di sé, di eventuali problematiche alimentari, e chiedere un supporto e un consulto ai professionisti del campo.
Soltanto una piccola percentuale di persone che soffre di un disturbo alimentare chiede aiuto (nell’anoressia questo può avvenire perché la persona all’inizio non sempre si rende conto di avere un problema; anzi, l’iniziale perdita di peso può portare a sentirsi meglio, a ricevere complimenti, a vedersi più magra). Spesso il disturbo alimentare è anche associato ad altre patologie psichiatriche, in particolare la depressione, ma anche i disturbi d’ansia, l’abuso di alcool o di sostanze, il disturbo ossessivo-compulsivo e i disturbi di personalità, e possono essere presenti – ma a volte celati – comportamenti autoaggressivi, come atti autolesionistici.