Salute

Uil Caltanissetta-Enna: “Si riparte, graduale ripresa. Tante le cose da fare…”

Redazione

Uil Caltanissetta-Enna: “Si riparte, graduale ripresa. Tante le cose da fare…”

Gio, 30/04/2020 - 10:22

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Il territorio riparte. Il semaforo non è ancora verde perché non sarà un “liberi tutti”. Dopo la catena di smontaggio dettata dal Covid-19, si registra un lento ritorno alla normalità che interessa il sistema produttivo e alcuni aspetti della vita sociale. Il lockdown non è ancora sparito dalla nostra quotidianità: l’allentamento delle misure c’è, così come le restrizioni perché la convivenza con il coronavirus non sarà certo una passeggiata in riva al mare.

Il monito è perentorio: l’obiettivo è quello della graduale ripresa delle attività produttive del Paese, nel rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori. Siamo in presenza di segnali incoraggianti e di un’inversione di tendenza nei contagi, ma non bisogna abbassare la guardia e il tavolo permanente insediato presso la Prefettura di Caltanissetta risponde a queste esigenze attraverso un monitoraggio costante con le forze dell’ordine, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, lo Spresal.

Un ruolo determinante nelle attività connesse al rispetto del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure di contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid – 19 negli ambienti di lavoro”, potrebbero rivestirlo anche gli enti bilaterali discendenti dai contratti nazionali di categoria. Ma occorre riaccendere i motori del territorio. Questa landa di trincea ha urgente bisogno di rialzare la testa perché è imprescindibile rilanciare questa zona periferica per abbattere le barriere che dividono il Paese, frenare l’esodo biblico di tantissimi giovani talenti per la fortuna di altre città o nazioni: il nostro territorio è interessato da una lenta e inesorabile desertificazione che rischia di cancellare le nostre comunità dalla cartina geografica.

La centralità del lavoro e degli investimenti produttivi in questa zona periferica d’Italia devono servire come leva per eliminare le profonde disuguaglianze sociali, economiche e territoriali che esistono tra la provincia e il sistema Italia. Diventa irrinunciabile rimettere in moto i cantieri, riutilizzare tutti i finanziamenti europei, gli investimenti già disponibili. Occorre spendere presto e bene le risorse programmate valorizzando le eccellenze presenti in molte realtà, tasse e burocrazia non possono diventare un freno allo sviluppo, occorre anche una classe dirigente capace di progettualità ad ampio respiro, competenza tecnica e di controllo sull’efficacia della spesa.

Bisogna accelerare il completamento dei lavori della Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta, velocizzare l’iter autorizzativo per i lavori della Tangenziale di Gela, un’opera di circa 300 milioni di euro che prevede il collegamento fra la statale 117 bis e la statale 626, Caltanissetta-Gela. Sul tappeto anche il progetto Argo Cassiopea per la realizzazione della base gas, i fondi del “Patto per il Sud”, gli investimenti riguardanti la banda larga. Sul fronte della prevenzione del dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza del territorio, dell’edilizia scolastica e della riqualificazione dei centri urbani bisogna agire con assoluta urgenza, così come sulla viabilità provinciale per spezzare l’isolamento delle nostre aree interne.

I territori, gli edifici datati, scricchiolano con le prime gocce d’acqua. Rimane aperto anche il tema delle infrastrutture sociali, l’assistenza sanitaria, la realizzazione di nuovi asilo nido, l’inclusione abitativa per cittadini e lavoratori svantaggiati. Per rilanciare un territorio che occupa gli ultimi posti di tutte le classifiche possibili e immaginabili, occorre un’inversione di tendenza perché anche l’agricoltura di qualità potrebbe trainare il rimorchio della ripresa. Ma sotto la cenere cova soprattutto l’emergenza infrastrutture: il turismo nel cuore della Sicilia rimane un’utopia con le strade secondarie ridotte a colabrodo e la vendita delle abitazioni a prezzo simbolico rimane un tentativo, leggero, quasi a dover assolvere anni di assoluta inefficienza politica.

Il Segretario Generale Uil Caltanissetta-Enna, Vincenzo Mudaro