La nostra Italia vive un momento di travaglio emotivo ed economico; il Virus che è entrato in silenzio nelle quotidianità della vita di tutti noi, ha investito e interrotto ogni prospettiva futura, facendoci sprofondare nell’incertezza e nella precarietà. Ci affidiamo al Governo per ricevere risposte, che ahimè tardano ad arrivare e la Sicilia già economicamente compromessa perde il suo cavallo vincente: Il turismo.
I decreti restrittivi alle attività commerciali, impartite per la nostra sicurezza e a cui ci siamo adeguati, devono trasformarsi in opportunità di rilancio; devono diventare garanzie di una sicura rinascita; devono poter tradursi in modelli risolutivi e concreti di ‘riapertura’ del circuito economico. Molti imprenditori, che hanno scommesso sulla Sicilia, vogliono ripartire più motivati e fiduciosi di prima:” La nostra quotidianità se pure con le dovute precauzioni, nella salvaguardia della salute pubblica deve tornare ad avere una parvenza di normalità.”
ANTONIO COTTONE, Presidente FIPE (PA) e proprietario di ‘La Braciera’, noto Ristorante-Pizzeria di Palermo, palesa le sue perplessità circa gli strumenti da adottare in vista di una possibile riapertura delle attività “RIPARTIRE…Come? Dove? Quando? Il nemico che stiamo combattendo difficilmente verrà sconfitto in breve ma, nel settore ristorazione e più in generale turistico, avremo un nemico ancora più difficile: la psicosi e la fobia da virus! Si studiano in queste ore diverse possibili strategie su come affrontare e istituzionalizzare le distanze fra tavoli, le precauzioni sanitarie da prendere con il personale e come gestire gli ingressi all’accoglienza dei clienti, ma la domanda che ci poniamo tutti è: quanto vale la pena stare aperti e a che prezzo in termini di costi di gestione ? Le voci più consistenti sono date dalle locazioni, le utenze e le risorse umane. Tutti costi assolutamente da attenzionare e che possono portare le imprese da una situazione di galleggiamento ad una di totale annegamento! Gli aiuti statali sono praticamente pari a zero e, come al solito, toccherà a noi imprenditori inventarci qualcosa! La nostra speranza confida nel fatto che si trovi prima possibile una soluzione medica al problema ma per questo ci vorrà tempo. Come faremo noi?”
SIMONE LAZZARA, Assessore Turismo Comune di Cefalù, ci spiega come “Oggi più che mai è importante essere uniti affinché da questo periodo difficile possiamo uscirne più forti, per migliorare ciò che siamo e per definire gli aspetti essenziali di ciò che vogliamo diventare. Occorre, in altre parole, una visione definita del modo in cui vogliamo presentarci nuovamente sul mercato che, per forza di cose, presenterà aspetti ed abitudini nuove. Abbiamo la fortuna di vivere in una terra meravigliosa che offre molte opportunità per ripartire! Si riscopriranno i valori delle comunità, assisteremo al ripopolamento dei paesi e, per questo, sono convinto del fatto che per riavviare la macchina del turismo occorra potenziare tutto ciò che al turismo stesso è correlato. Occorre immediatamente ripensare al modello economico ed organizzativo interno, attraverso investimenti nelle infrastrutture , riqualificazione delle aree produttive e supporto allo sviluppo delle filiere agroalimentari. Dobbiamo lavorare sui punti di forza che, in passato, non sono stati adeguatamente sfruttati forse anche perché abbiamo beneficiato di congiunture favorevoli che ci hanno permesso di sopperire a radicate mancanze e lacune della nostra terra. Crisi significa ‘scelta’, capacità di valutare per cogliere nuove opportunità. E’ il momento di agire in questa direzione”.
SAMUELE MAZZA è un noto Trend setter-designer, nonché un poliedrico anticipatore di tendenze. La sua carriera si sviluppa fra New York e Milano, ma non per questo ha mai dimenticato la sua amata Noto, da tutti ormai definita proprio come ‘La Noto di Samuele Mazza’. Il designer vede la possibilità di una nuova rinascita per la Sicilia, ma si dovrà ‘guardare’ ad un turismo che privilegia la Sicilia meno nota ed affollata, il cosiddetto turismo lento e di coppia.“Si riparte dal Turismo, un turismo solitario, di coppia, con tutte le misure di sicurezza. Ma io sono convinto che l’Eparina sarà la medicina ufficiale di questa malattia, nel giro di qualche settimana sarà confermato. Allora stiamo tutti ancora un po’ in stand by, perché se c’è la medicina allora si può vivere più o meno come sempre, ma con più igiene e meno contatto fra persone. In attesa del vaccino che sembra sarà pronto per fine anno. Gli anziani devono stare più attenti, ma quello a prescindere dal Covid 19, gli anziani sono sempre e comunque più esposti. C’è un eccesso di comunicazione e allarmismo in questa pandemia…ma i farmaci sono in arrivo, pure le mascherine e i prodotti tipo amuchina… visto che tutti si sono convertiti alla produzione di questo settore di prodotti. Con questi presupposti e anche con il caldo che indebolisce il virus, andremo in vacanza”.
GUIDO SPINELLO, titolare del Morgana, rinomato Lounge Bar a Taormina e creatore della ‘Sicily Lifestyle’ ci fornisce delle linee guida da cui ripartire “Purtroppo la situazione che stiamo vivendo è a dir poco assurda ed oggi superarla comporta più che mai un sacrificio estremo. Fare sistema insieme alla politica, reputo sia uno dei giusti e fondamentali steps per affrontare le varie problematiche. Dirti che che da giugno tutto sarà operativo e la stagione la potremmo recuperare, in questo momento mi sembra un sogno e purtroppo non sarà facile realizzarlo, ma siamo pronti affinché questo avvenga. Credo che la politica debba comprendere che turismo non è solo da traino nel settore specifico, ma a cascata muove gran parte dell’economia del paese. Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con alcuni esponenti del Governo Siciliano ,che sembrano aver compreso che oggi non è utile creare altro indebitamento alle aziende ,ma aiutarle con dei finanziamenti a fondo perduto, necessari per sostenere tutto quello che negli anni si è costruito con grandi sacrifici . Spero che questo possa comprenderlo anche il Governo Nazionale, creando i giusti presupposti affinché questo avvenga nel minor tempo possibile. Credo molto nella destinazione Sicilia e sono fiducioso che in qualche modo risorgeremo, come sempre abbiamo fatto. Noi Siciliani abbiamo la giusta forza per affrontare tutto questo e recuperare quanto perduto. Auguro a tutti di poter attraversare questa tempesta con la possibilità di trovare nuove ispirazioni, non sarà facile ma dobbiamo riuscirci”.
PAOLO BUONO, commercialista di professione ma con un’innata vocazione imprenditoriale, che lo ha spinto ad investire anche nel comparto turistico ricettivo, si è occupato dell’attivazione di piccole strutture extra-alberghiere e oggi affronta il momento in cui l’allarme da coronavirus sarà cessato “Terminata quest’emergenza i turisti torneranno certamente in Sicilia ma dobbiamo essere pronti, non basta averli, bisogna coccolarli e trasmettere soprattutto capacità di organizzazione e non improvvisazione. In una sola parola: occorre fare sistema, ovvero attivare istituzionalmente tutti quei meccanismi che possano mettere in contatto le strutture ricettive con le altre realtà, non soltanto gli operatori della ristorazione, ma anche le aziende vitivinicole, gli stabilimenti balneari, le guide turistiche, i teatri, i musei, i parchi archeologici, le riserve naturali, i piccoli operatori del trasporto, tutte realtà che esistono e che lavorano al momento solo grazie allo spirito di iniziativa dei singoli ed alla proverbiale capacità di adattarsi dei siciliani. Sono necessari Information Point turistici capillarmente presenti sul territorio ed una strutturata campagna di educazione civica che possa sensibilizzare la popolazione regionale invitandola ad avere più amore e rispetto per la propria terra: occorrono maggiore ordine e pulizia”. Così conclude PaoloBuono titolare del Faro di Brucoli.
DAVIDE CANSIRRO, gestore nel tempo di diverse strutture balneari e ristorative, oggi titolare della ‘GoodFoodAcademy’ afferma “Da sempre ho promosso la collaborazione fra gli imprenditori e le aziende facenti parti del mondo Food&Beverage – attraverso la formazione dei professionisti – col fine di instaurare sinergie, che fungano da volano economico produttivo per tutta la Sicilia. Alla luce dell’odierno contesto, dove le attività e più in generale il turismo ha subito una battuta di arresto, confrontandomi con gli imprenditori del settore rilevo in loro la condivisione di sentimenti di impotenza e smarrimento, rispetto alle manovre da intraprendere ed adottare. Nonostante il senso di incertezza rispetto alle sorti dell’attività per la stagione che avanza, mi fa piacere viva in loro la voglia di uscire da questo tunnel, con approcci concreti e positivi; l’unico stimolo che mi sento di dare è quello di invitare tutti i Presidenti Regionali e Provinciali di categoria (FEDERALALBERGHI – FIPE – CONFCOMMERCIO -COLDIRETTI – CNA – CONFSERCENTI) di unirsi attorno ad un tavolo tecnico, dimenticando che rappresentano esclusivamente il loro sindacato, per riuscire così ad accelerare le proposte, le strategie e le misure che a breve le istituzioni dovranno prendere. L’obiettivo dovrebbe essere quello di rappresentare in modo univoco non le partite ive del proprio sindacato, ma tutte le attività che rappresentano lo sviluppo del reparto turistico siciliano”.
EDOARDO CALDERA titolare di ’Furriando’ Tour Operator Incoming per la Sicilia, sottolinea l’indotto economico generato dal turismo anche per tutte quelle attività che non sono strettamente correlate al settore “Senza Turismo la Sicilia sarebbe inevitabilmente investita da una recessione senza precedenti. L’impresa Turistica ha contribuito nettamente negli anni a generare un accrescimento di pil regionale grazie al grande flusso di visitatori che oltre a creare profitto per le imprese del settore ha generato guadagni extra per tutte le altre attività (supermercati, ortofrutta, piccoli artigiani e molti altri). La Sicilia deve puntare sul turismo come arma strategica per la ripartenza. Il governo regionale dovrebbe interloquire con i vettori aerei per facilitare la ripresa del turismo con l’abbattimento dei costi per raggiungere la Nostra amata terra”.