Ci sono gravi carenze di dispositivi di sicurezza tra il personale del 118 siciliani, alcune forniture non sono risultate idonee poiché non certificate per ciò che concerne la protezione per rischio di agente biologico. È quanto segnalano la Fials 118 Sicilia guidata da Carmelo Salamone e Sebastiano Motta e la Fismu con a capo Emanuele Cosentino in una nota inviata alla Regione e alle prefetture.I sindacati ricordano che “ci sono indicazioni ben precise su dispositivi e procedure che sono indicate dalle linee guida emanate dal ministero della Salute il 24 febbraio, dall’Inail sul proprio sito istituzionale, e recentemente dalla Società Sis 118 (con la quale il coordinamento di Salamone e Motta sono in contatto attraverso il diretto responsabile, il presidente nazionale Mario Balzanelli).
Lo stesso assessorato alla Salute si è fatto promotore di un corso Fad sui criteri di vestizione e svestizione per interventi a rischio biologico, pubblicato sul sito dell’Ordine dei medici di Palermo, riguardo la giusta fornitura dei dispositivi di protezione individuale per fronteggiare l’emergenza Covid 19, che deve prevedere tute integrali con cappuccio e calzari o stivali in gomma, certificati per rischio di agente biologico, occhiali-visiere paraschizzi, maschere con facciale filtrante Ffp3, doppio paio di guanti in nitrile misura 300 mm”. Secondo i sindacati queste misure non sono state ancora pienamente adottate.
“ I dispositivi distribuiti nelle varie province risultano spesso prive di certificazioni per ciò che concerne la protezione per rischio di agente biologico. Infatti, la fornitura comprende in maniera alternata e discontinua tute spesso non certificate e peggio ancora ai sindacati sono arrivate segnalazioni di semplici camici operatori consegnati, da indossare al posto delle tute. I sindacati si dicono preoccupati, in quanto le direttive emanate dall’assessorato risulterebbero in contraddizione rispetto a quanto detto”.
Le due rappresentanze chiedono quindi un intervento urgente, plaudendo si al dispositivo assessoriale numero 14005 dello scorso 16 aprile sull’estensione dei controlli a tutti i comparti a rischio, ma esortano lo stesso assessorato alla salute nel dar seguito nell’immediatezza allo dispositivo, stante la necessità di eseguire subito i tamponi rinofaringei e gli esami sierologici ai fini dell’accertamento di eventuali positività e prevenire in tal modo la diffusione del contagio del personale, quanto di elevare al massimo il livello di protezione del personale che opera a bordo delle ambulanze del 118 in quanto è il più esposto, come riportato nelle linee guida SIS 118, pubblicate lo scorso 16 aprile”