“In queste settimane di emergenza, stiamo vedendo quanto sia importante avere una adeguata rete sanitaria. A tal proposito, già la scorsa settimana, avevo inviato una nota al governo regionale proponendo un riassetto della sanità in Sicilia, con specifico riferimento alle strutture ospedaliere presenti nel centro dell’Isola. Da sancataldese, ma anche da parlamentare, presto massima attenzione alle problematiche che riguardano la Sanità e ritengo che l’Ospedale Raimondi di San Cataldo sia una struttura fondamentale per tutto il territorio. Per questi motivi, continuerò a lavorare affinché il presidio venga tutelato e rafforzato per l’intera comunità e per i comuni vicini che ne beneficiano, a partire dal Pronto Soccorso che deve essere potenziato”.
Così il deputato alla Camera del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone commenta la nota emessa nelle scorse ore dall’Asp di Caltanissetta, secondo cui: ‘i pazienti dimettibili, attualmente ricoverati all’ospedale Raimondi di San Cataldo, debbano essere dimessi; e gli altri debbano trovare ricovero presso la Casa di Cura Regina Pacis’.
“A seguito della nota, che peraltro aveva creato allarme diffuso nel territorio nisseno, – racconta Pignatone – mi sono subito interfacciato con i dirigenti dell’Asp, i quali mi hanno rassicurato dicendo che non è loro volontà declassare l’ospedale Raimondi ma che, anzi, prevedono a breve di attuare delle manovre finalizzate al suo potenziamento”. E subito dopo, dal Distretto CL1 presidi ospedalieri riuniti, è arrivata un’integrazione in cui si precisa che ‘vanno sempre assicurati gli interventi urgenti e indifferibili’ e, soprattutto, che ‘rimane invariato l’assetto strutturale organizzativo del presidio ospedaliero Maddalena Raimondi di San Cataldo’.
“Ho reputato fosse fondamentale fare chiarezza, – conclude il parlamentare Cinquestelle – ma adesso è necessario che le istituzioni preposte, dall’Asp di Caltanissetta all’Assessorato regionale della Salute, si esprimano chiaramente su quali sono gli assetti previsti per i nostri presidi ospedalieri. Quanto accaduto nelle regioni maggiormente colpite da questa emergenza, deve servire da lezione per tutto il Paese, la sanità pubblica deve essere assolutamente tutelata e rafforzata”.