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Palermo, rapina al Bingo mascherati da leoni: bottino 68mila euro, 5 arresti

Redazione

Palermo, rapina al Bingo mascherati da leoni: bottino 68mila euro, 5 arresti

Mar, 28/04/2020 - 09:37

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Fatta luce sulla rapina alla Sala Bingo di via Molinari, a PALERMO, lo scorso 10 giugno: la polizia, a seguito di indagini coordinate dalla locale Procura, ha arrestato cinque persone, tutte residenti in zona Brancaccio, ritenute responsabili di aver sottratto oltre 68mila euro dalla cassaforte temporizzata e dal cassetto del registratore di cassa del “Big Bingo”. Il gip ha disposto la misura della custodia in carcere nei confronti di Antonino Cardella, 28 anni, Angelo Donzelli, 39 anni, e Francesco Piano, 55 anni. Ai domiciliari Clizia Bertolino, 25 anni, mentre per Gaetano Geraci, 52 anni, e’ stato disposto l’obbligo di dimora.

Le indagini dalla Squadra Mobile, sezione Reati contro il patrimonio, si sono avvalse in particolare della visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza posti nei pressi e all’interno della Sala Bingo, e dalle intercettazioni, che “hanno permesso di confermare gli indizi raccolti a carico dei presunti autori della rapina, chiarendo le condotte dei complici nella realizzazione della banda”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Cardella e Bertolino si sarebbero diretti verso la cassa, distraendo l’impiegata addetta alla vendita dei tabacchi in modo da impedirle di notare l’ingresso dei complici e di azionare il dispositivo di allarme posizionato vicino la sua postazione. Donzelli avrebbe cosi’ fatto irruzione nella Sala indossando un casco e una maschera raffigurante l’effigie di un leone, e con in pugno una pistola avrebbe minacciato l’impiegata costringendola ad aprire la cassaforte. Piano, anche lui con il casco integrale, sarebbe rimasto all’interno della sala, immobilizzando gli avventori e sorvegliando la porta d’ingresso e i motocicli utilizzati per la fuga.

Geraci, sebbene non abbia partecipato alla rapina, avrebbe sostenuto l’azione criminosa dei complici, in particolare quella del cognato Piano, denunciando falsamente il furto della proprio moto, utilizzata invece dal cognato per la rapina.