Salute

Mussomeli , lavori consiglio comunale del 9 Aprile in videoconferenza

Carmelo Barba

Mussomeli , lavori consiglio comunale del 9 Aprile in videoconferenza

Ven, 17/04/2020 - 20:18

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MUSSOMELI  –   Questo il Verbale n.1/2020 pubblicato sul sito istituzionale del comune.

SEDUTA CONSILIARE DEL 9 APRILE 2020

L’anno duemilaventi, il giorno 9 del mese di aprile, alle ore 16,55 in Mussomeli, nella sala delle adunanze consiliari del palazzo municipale, giusta determinazione del Presidente del Consiglio a seguito di appositi inviti, si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica, in sessione urgente ed in videoconferenza secondo l’art 73 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 sull’emergenza epidemiologica Covid-19, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020, il quale prevede che, al fine di evitare la diffusione del coronavirus e di tutelare conseguentemente la salute pubblica, le sedute consiliari possono essere svolte in videoconferenza attraverso sistemi che ne garantiscano la trasparenza e la pubblicità delle stesse assicurando, altresì, l’espletamento delle funzioni di cui all’art. 97 del D.Lgs. 267/2000;

All’appello effettuato dal Presidente Calogero Valenza, risultano presenti n. 12 consiglieri: 1) Martorana; 2) Munì; 3) Capodici; 4) Mancino; 5) Valenza C.; 6) Mistretta; 7) Geraci; 8) Castiglione; 9) Cardinale; 10) Nigrelli G.; 11) Amico; 12) Nigrelli S.. Assenti i consiglieri: Misuraca, Valenza J., Sciarrino, Modica, Schembri, Guadagnino, Vullo e Dilena. Presenti per l’Amministrazione Comunale il sindaco Catania, il vice sindaco Canalella, l’assessore Territo, l’assessore Lo Conte e l’assessore Nigrelli S. che riveste, altresì, la carica di consigliere. Partecipa alla seduta il Segretario Generale dott.ssa Lucia Maniscalco.

Indi, il Presidente, riscontrata l’esistenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e spiega che il Consiglio è stato convocato a motivo di una nota di alcuni consiglieri sull’emergenza COVID- 19 prot. n. 6253 del 3 aprile 2020, che al presente verbale si allega. /Entrano i consiglieri Misuraca e Valenza J/ – presenti: 14/ Indi, il Presidente, preliminarmente, sottopone all’esame dell’Assemblea la proposta avente ad oggetto “Scelta scrutatori”, che viene approvata ad unanimità con la nomina dei consiglieri Nigrelli G., Nigrelli S. e Amico, come si evince dal provvedimento n. 1.

Passa, poi, alla trattazione del secondo punto “Esame estremi necessità ed urgenza”, in ordine al quale il Consiglio evidenzia la sussistenza dei motivi di necessità ed urgenza come rappresentati nella proposta di deliberazione intesa al coinvolgimento dell’organo consiliare nella gestione del periodo emergenziale tenuto conto in particolare dei riflessi di carattere sanitario e sull’ordine pubblico che la diffusione del Covid-19 ha sul tessuto sociale.

Indi, il Presidente, verificato che nessun consigliere chiede di intervenire, sottopone a votazione la proposta di cui all’oggetto. Procedutosi a votazione a scrutinio palese per appello nominale, si ottiene il seguente risultato accertato e proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori prima nominati: Presenti 14, assenti 6 (Sciarrino, Modica, Schembri, Guadagnino, Vullo e Dilena), Favorevoli 14, Contrari: nessuno. La proposta viene approvata, come si evince dal provvedimento n. 2.

Si passa, quindi, alla trattazione del punto n. 3 all’ordine del giorno “Presa d’atto Linee Guida per lo svolgimento delle sedute consiliari in videoconferenza” Il Presidente evidenzia che sono state adottate le linee guida per lo svolgimento delle sedute consiliari in videoconferenza. Le stesse si allegano al presente verbale per formarne parte integrante e sostanziale. Procedutosi a votazione a scrutinio palese per appello nominale, si ottiene il seguente risultato accertato e proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori prima nominati. Presenti 14, assenti 6 (Sciarrino, Modica, Schembri, Guadagnino, Vullo e Dilena), Favorevoli 14, Contrari: nessuno. La proposta viene approvata, come si evince dal provvedimento n. 3.

Indi, Il Presidente, verificato che nessun consigliere chiede di intervenire, passa alla trattazione dell’ultimo punto all’ordine del giorno “Emergenza Covid-19. Interventi per fronteggiare la situazione in ambito locale” Provvedimento n. 4. Dichiara, quindi, aperta la discussione e invita i consiglieri ad intervenire.

Il consigliere Munì, firmatario della nota prima citata insieme ad altri sette consiglieri, chiesta e ottenuta la parola, illustra come da proposta e manifesta la propria soddisfazione per il fatto che gli estremi di necessità e urgenza sono stati condivisi e votati favorevolmente da tutti i consiglieri. Nella proposta si ponevano all’Amministrazione alcuni quesiti su problematiche che ad oggi sono comunque state superate data l’emergenza. Tale emergenza va sicuramente affrontata sotto diversi punti di vista. Innanzitutto relativamente al coinvolgimento sul ruolo dell’Ospedale avendo già chiesto l’installazione di una tenda pretriage e un percorso Covid, anche se sul punto non si è avuta alcuna risposta dai vertici. Si è invece saputo che è stato allestito un reparto Covid e pertanto la tenda pre-triage è un problema superato per cui si è desistito dalla relativa richiesta. Si è anche saputo che i dispositivi di protezione individuale sono disponibili. Sottolinea la priorità della salute pubblica rispetto alla privacy, essendo stati informati che esiste un caso di positività a Mussomeli. Esiste una circolare pericolosa che permette alle ASL di richiamare figure sanitarie utili. Continuando:  personalmente non penso che all’ASL servisse richiamare una figura OSS per continuare il suo operato, ma in ogni caso, prima di richiamare in servizio un ragazzo proveniente dal Nord, sarebbe stato opportuno fare i necessari accertamenti; si è appreso dai giornali che n. 29 persone sono state sottoposte a tampone, ma si tratta di capire se questa persona riscontrata positiva al Covid-19 ha iniziato subito a lavorare, se è arrivata il 23 o il 25 marzo; vorremmo informazioni chiare e precise su questo, e poi si potrà parlare di ordine pubblico e di altro come i buoni spesa che ormai sono in gran parte distribuiti.

Il Sindaco, chiesta e ottenuta la parola, dichiara di voler fare innanzitutto un quadro sintetico generale per poi entrare nel dettaglio. Afferma che in Sicilia sono stati adottati interventi diversificati, il primo dei quali il 24 febbraio 2020, incontro che ha interessato diverse cariche istituzionali. Poi ancora un altro incontro il 25 febbraio e un altro il 5 marzo. Gli incontri successivi sono stati tra il Presidente della Conferenza dei Sindaci (il Sindaco di Caltanissetta) e il Prefetto. Sono, quindi, state realizzate alcune azioni quale l’informazione capillare attraverso tutti i canali possibili; è stato creata nel sito web comunale una sezione dedicata; l’assessore Nigrelli ha realizzato un sito per caricare tutte le informazioni disponibili; viene portata avanti un’azione continua di informazione anche attraverso altri mezzi informatici. Sul piano sanitario, sono state realizzate azioni di sanificazione presso le scuole e i locali comunali, per le strade e nei punti più sensibili della città.; azioni di coordinamento con le forze dell’ordine, con report giornaliero sui controlli in campo; inoltre controlli sugli accessi su proposta del consigliere Mancino; il 5 marzo si è tenuta una videoconferenza con il Prefetto ed i carabinieri ed è stata evidenziata la difficoltà di tenuta di questa azione che richiede un ingente numero di personale a turno; si cerca comunque di controllare il territorio. Per quanto riguarda gli aiuti, con l’ordinanza n. 658/2020, ci sono stati assegnati € 89.800,00 per acquisto di prodotti alimentari e di beni di prima necessità. A seguito dell’assegnazione si è operata una variazione di bilancio sia per le somme dell’O.P.C. 658/2020, sia per quelle assegnate con delibera di Giunta Regionale n.124/2020. Si riscontra una difficoltà per l’attivazione dei fondi regionali che sono rimasti in sospeso a causa di alcuni dubbi interpretativi sulla rendicontazione fondandosi i due interventi in favore delle famiglie in stato di bisogno su presupposti diversi. Infatti, mentre con l’ordinanza della protezione civile i criteri di attuazione degli interventi del Comune sono rimessi alla discrezionalità dell’Amministrazione nel rispetto del vincolo di destinazione della spesa all’assegnazione dei buoni secondo le finalità in essa indicate, con l’assegnazione dei fondi regionali (Delibera di Giunta Regionale n. 124 del 28/03/2020) il presupposto per ottenere gli interventi da parte dei nuclei familiari in stato di bisogno è la partecipazione ai progetti regionali giustificativi dell’erogazione dei buoni di acquisto dei beni alimentari e di prima necessità. Per quanto riguarda gli interventi per le persone in stato di bisogno, ad oggi abbiamo registrato circa 200 domande ed è stato attivato un criterio di ripartizione approvato in Giunta secondo un’apposita tabella di riparto. Ad oggi sono stati distribuiti circa 52.000 euro con appositi voucher che saranno accettati dai commercianti che hanno aderito alla manifestazione di interesse attivata allo scopo. Con soddisfazione va detto che hanno aderito alla manifestazione di interesse quasi tutti i commercianti. A questi fondi potranno accedere coloro che non percepiscono somme da altri fondi. E’ stato anche attivato un fondo di solidarietà di € 20.000,00 a cui l’Associazione Bene Comune intende partecipare con il versamento di € 10.000,00. E’ stato attivato un conto corrente per chi vuole fare donazioni; c’è pure la disponibilità di un imprenditore originario di Mussomeli a sostenere la campagna di voucher che si sta portando avanti. Diverse Associazioni hanno mostrato solidarietà attraverso azioni differenti. Per quanto riguarda l’Ospedale, la Regione Sicilia ha avviato tutta una serie di direttive per cercare di bloccare le attività non strettamente necessarie e per attivare posti letto per questa emergenza. Nel nostro Ospedale sono stati attivati n. 12 posti letto utilizzando i reparti chiusi. Ciò nell’ipotesi in cui i posti letto di Caltanissetta non fossero sufficienti. Era stata effettuata una prima organizzazione dell’Ospedale, in una stanza accanto al Pronto Soccorso come pre-triage, ma poi è stato deciso di creare il percorso Covid e realizzare i lavori di manutenzione necessari in un’altra zona del nosocomio. I dispositivi di protezione individuale sono stati forniti dalla direzione strategica dell’ASP di Caltanissetta, ma è stata evidenziata la carenza di questi dispositivi dovuta alla mancanza di fornitori nel settore. Domenica scorsa la Regione Sicilia ha acquistato un carico notevole di mascherine dalla Cina. La Regione ha registrato un numero di casi di positività inferiore rispetto al resto d’Italia. Grazie anche alla diligenza dei nostri concittadini, qui la situazione è contenuta. Nel nostro territorio ci sono stati circa 72 casi di isolamento, in questo momento solo n. 12 casi e un solo caso positivo, quello del nostro concittadino in questione. L’Ordinanza del Presidente della Regione ha previsto la possibilità di un rientro in servizio per le figure sanitarie. Condivido, però, le riflessioni del consigliere Munì. L’ordinanza n.7/2020 della Regione prevede l’obbligo del tampone per gli operatori socio sanitari e per chi è rientrato dopo il 14 marzo, ma da noi coloro che sono stati sottoposti a tampone perché rientrati dopo il 14 marzo, sono risultati negativi. Sono stati sottoposti a tampone i familiari del ragazzo positivo e i colleghi dei genitori e così anche i sanitari che erano entrati in contatto, così come sono stati sottoposti a tampone i sanitari del reparto Covid venuti a contatto con una paziente anziana passata dal Pronto Soccorso, anche se ancora i risultati non sono pervenuti.

Il Presidente, a questo punto, invita tutti ad intervenire ma in modo ordinato per evitare accavallamenti tenuto conto del fatto che la seduta si svolge in videoconferenza.

Il consigliere Munì, riottenuta la parola, osserva che il Sindaco ha fatto una disanima chiara e tuttavia evidenzia che la domanda posta inizialmente era un’altra. Il Direttore Generale Caltagirone ha dichiarato che il ragazzo è stato assunto il 23 marzo, ma non si comprende se ha fatto o no la quarantena; l’ordinanza del Governatore Musumeci che rende obbligatorio il tampone è del 20 marzo, quindi antecedente all’assunzione; quindi il ragazzo prima dell’assunzione avrebbe dovuto fare il tampone e poi andare al lavoro. Mi sembra, dichiara, che ci sia in questa vicenda un’enorme responsabilità a carico dell’ASP. Chiede quindi se le persone della famiglia, sottoposte a tampone, siano rimaste a casa in quarantena. Il Sindaco precisa che da una prima indicazione il ragazzo è rientrato il 23 marzo, ma in realtà è rientrato il 25 marzo con il treno, sul quale ha incontrato una persona di Mussomeli che adesso si trova in quarantena e che ha fatto il tampone, ha preso la macchina, che gli era stata lasciata con le chiavi inserite alla stazione di Acquaviva ed è andato ad abitare in campagna da solo.

Il Presidente dichiara di aver saputo dal medico del ragazzo che gli è stata fatta la comunicazione solo il 6 aprile, dopo che il ragazzo ha saputo di essere risultato positivo.

Il Sindaco riprende l’intervento sul punto precisando le notizie in suo possesso: il 25 marzo il ragazzo è arrivato, il 26 marzo è stato convocato dall’ASP per la sottoscrizione del contratto, il 27 marzo ha preso servizio, il 30 marzo ha fatto il tampone e ha lavorato fino al 5 aprile quando, saputo di essere positivo, è stato posto in isolamento. Ha dichiarato di non avere mai avuto contatti con la famiglia ma con i colleghi che, comunque, sono risultati tutti negativi. Ha viaggiato sul treno con un amico fino ad Acquaviva. Da verifiche con vicini di campagna, è stata confermata la presenza del ragazzo da solo in campagna.

Il consigliere Nigrelli G., chiesta e ottenuta la parola, sottolinea un giro di allarmismi da quando si è avuta notizia del caso: bisognerebbe sensibilizzare le persone per evitare di creare allarmismi. Per quanto riguarda le somme assegnate dallo Stato e dalla Regione, è stato detto che sono state già impiegate le somme assegnate dallo Stato mentre si è in attesa di poter utilizzare quelle della Regione. Vorrei sapere, continua, se è possibile utilizzare i fondi regionali per ampliare la platea dei beneficiari.

Il Consigliere Geraci, chiesta e ottenuta la parola, dichiara che in una situazione del genere, che nessuno poteva immaginare, sicuramente nessuno vuole fare polemica data la delicatezza, ma c’è ansia nella popolazione ed è necessario che vi sia chiarezza stante l’incongruenza su alcune date. Se ci fosse stata più chiarezza dall’inizio non ci sarebbe la continua domanda della gente. Vorrebbe che questa vicenda venisse chiarita in modo definitivo. Siamo consapevoli che la responsabilità in campo sanitario è del Sindaco essendo egli la massima autorità sanitaria in città e, come consiglieri, vorremmo essere coinvolti per poter dare il nostro contributo. Quindi: chiarezza tenendo presente l’appunto che segue ovvero che non gli sembra possibile che in questa vicenda le iniziative che dovrebbero basarsi sulle norme, si traducano in spettacolo; non gestita bene la distribuzione dei voucher, che è da considerare senz’altro cosa seria; a nome della città, in questa sede, va fatta chiarezza sulle date.

Il consigliere Mancino, chiesta e ottenuta la parola, chiede informazioni sul numero dei soggetti in quarantena e sulla gestione dei fondi dell’imprenditore che ha fatto una donazione atteso che è stato detto che l’imprenditore ha versato nelle casse del Comune.

Il Sindaco chiede che si chiarisca meglio l’intervento del consigliere Geraci.

Il consigliere Geraci, ripresa la parola, rivolgendosi al Sindaco, risponde che il Sindaco ha la responsabilità della gestione, ma forse nella frenesia della comunicazione, probabilmente, ha commesso qualche errore. Dichiara di non comprendere il motivo di questa eccessiva enfasi comunicativa con riguardo alla gestione dei vouchers, con tanto di firma del Sindaco sui vouchers stessi.

Il Sindaco, riottenuta la parola, spiega che i voucher possono essere gestiti in due modi: o tramite emissione dei vouchers acquistati sul mercato (voucher restaurant) o tramite emissione di vouchers comunali. L’emissione dei tickets restaurant avrebbe fatto perdere molto tempo e si sarebbe avuta un’adesione molto bassa degli esercenti commerciali, riducendo pure la libertà di scelta del beneficiario. Si è optato per la seconda scelta, ovvero l’emissione di buoni comunali, che è, tra l’altro, l’opzione della maggior parte dei comuni siciliani (circa 350 comuni su 392).

Il consigliere Munì, ripresa la parola, chiede come mai non si è valutata la possibilità di fare una Card come ha fatto il comune di Caltanissetta.

Il Sindaco risponde che dall’emissione dell’Ordinanza è passata solo una settimana e che la distribuzione dei buoni è avvenuta con grande celerità. Adottare una Card avrebbe richiesto più tempo, ma tale opportunità si potrà prendere in considerazione in una fase successiva. Le somme provenienti dal fondo di solidarietà non sono altro che un’anticipazione, cioè somme che il Comune avrebbe comunque avuto accreditate a giugno. Per rispondere alla questione della privacy nella consegna dei vouchers bisogna specificare che la consegna porta a porta, come suggerito da qualche consigliere, sarebbe stata più invadente, mentre si è ritenuta più opportuna la consegna in Comune alla presenza del solo personale ai servizi sociali e di due vigili che hanno regolato l’entrata e l’uscita delle persone. In questo modo i voucher sono stati consegnati in un giorno e mezzo. Quindi, per maggiore chiarezza, ripete le date relative all’argomento del rientro del ragazzo positivo: il 25 marzo il ragazzo è arrivato, il 26 marzo è stato convocato dall’ASP per la sottoscrizione del contratto, il 27 marzo ha preso servizio, il 30 marzo ha fatto il tampone e ha lavorato fino al 5 aprile quando, saputo di essere positivo, è stato posto in isolamento. /Entrano in collegamento i consiglieri Modica e Vullo: presenti 16/ Gli operatori sanitari sono esentati dalla quarantena mentre al lavoro devono essere sottoposti a tampone. Il giorno 6 aprile 2020, dopo la comunicazione di positività, è stato disposto subito, in via precauzionale, l’isolamento del dipendente comunale padre del ragazzo, della madre dipendente dell’ospedale e di altre persone della famiglia che potrebbero essere venute in contatto con il ragazzo, fino all’esito dei tamponi. Per quanto riguarda la donazione, c’è una donazione di € 4.000,00, recapitata dal fratello dell’imprenditore londinese originario di Mussomeli, che ha donato tale somma che è stata versata presso la tesoreria comunale; i vouchers fin qui assegnati sono pari ad € 52.000,00; i buoni dell’imprenditore non riportano il nome.

Il consigliere Mancino, ripresa la parola, dichiara che il messaggio e la comunicazione sull’argomento non sono chiari.

Il Sindaco legge il messaggio che ha mandato alla stampa e dichiara che rivedrà la propria comunicazione.

Il consigliere Munì, riottenuta la parola, chiede che si chiarisca se le 29 persone che hanno fatto il tampone sono in isolamento e se i genitori del ragazzo stanno lavorando.

Il Sindaco risponde che sì, stanno lavorando con tutte le precauzioni necessarie come tutti, in quanto essi non sono venuti in contatto col ragazzo e che il tampone è stato fatto solo in via precauzionale.

Il consigliere Castiglione chiede cosa si fa se per caso i familiari risultano positivi.

Il Sindaco risponde che, nell’eventualità di una positività dei familiari, si farà la catena dei contatti come si è fatto fino ad ora. Se tutti gli operatori sanitari e gli operatori della vigilanza dovessero mettersi in isolamento non ci sarebbe alcun servizio presso gli ospedali né alcun controllo del territorio. Dichiara che avrebbe condiviso il ragionamento qualora il ragazzo fosse entrato in contatto con la famiglia, coerentemente con quanto espresso da due circolari.

Il consigliere Munì esprime l’avviso che fino al risultato dell’esame dei tamponi avrebbero, comunque, dovuto rimanere a casa per evitare qualsiasi contatto.

Il consigliere Modica interviene sostenendo che questo è un ragionamento che non si può fare in relazione alle norme vigenti.

Il Presidente sottolinea l’aspetto precauzionale in quanto non gli è piaciuto ciò che ha dichiarato il Sindaco a proposito della catena dei contatti. Esemplificando, evidenzia il caso dell’ospedale di Agrigento dove alcuni infermieri, anche di Mussomeli, sono stati messi in quarantena per aver avuto contatti con pazienti positivi.

Il Sindaco sottolinea che il vigile è venuto in contatto con i carabinieri e con finanzieri avendo partecipato ad un incontro sull’organizzazione dei controlli. Se avesse dovuto mettere tutti in quarantena, il paese e l’intero territorio sarebbero rimasti senza controlli.

Il consigliere Schembri, chiesta e ottenuta la parola, sottolinea la correttezza dell’operato del Sindaco.

Il Presidente fa notare che la discussione è giunta al suo epilogo, il Sindaco è stato esaustivo e potrà recepire le proposte fin qui espresse, quindi la seduta potrebbe chiudersi qui.

Il consigliere Munì, riottenuta la parola, dichiara di voler fare le sue proposte. Richiama il discorso dei buoni distribuiti a circa 100 famiglie; questo significa che ci sono ancora € 37.000,00, ma tra i beneficiari non potranno esserci coloro che hanno un reddito mensile di oltre € 500,00. Chiede se questi potranno essere fruiti in aggiunta qualora dovessero essere inferiori le istanze pervenute. Infine chiede se i fondi della Regione possono essere utilizzati anche per assistenza alle imprese o per sostenere altre spese necessarie che non siano solo alimentari.

Il Sindaco, ripresa la parola, dichiara che le somme residue potranno eventualmente essere destinate ai banchi alimentari. Le somme regionali potranno essere utilizzate esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari e farmaci; nello schema di domanda è stata introdotta la possibilità di acquisto di beni di prima necessità; non si potrà fare un uso diverso, ragion per cui , in qualità di Presidente del Distretto D-10, sta verificando se c’è la possibilità di ampliare il servizio di pronto soccorso sociale e quindi di ampliare gli aiuti per il sostegno economico diverso da quello alimentare. E’ stato, intanto, istituito il capitolo per € 20.000,00 con i fondi comunali (pagamento bollette, etc,). Si sta rimodulando inoltre il Piano di Zona per creare interventi mirati in favore delle famiglie in stato di bisogno. Per quanto riguarda i fondi dell’ordinanza n. 658/2020, il riparto è stato fatto secondo criteri che ci siamo dati noi. La Regione, che ha previsto scaglioni complessivamente più elevati, introduce criteri suoi: al bando regionale potranno aderire coloro che non hanno fruito dei vouchers acquistati con i fondi dell’Ordinanza della Protezione Civile; l’avviso pubblico sarà aperto a coloro che non hanno ricevuto i vouchers o, per la parte residuale, ai nuclei che hanno già ottenuto in parte la somma prevista per il nucleo familiare. Sui turni di sanificazione evidenzia gli interventi che l’Amministrazione intende effettuare con attrezzature differenziate a seconda delle zone da raggiungere e con il coinvolgimento di tutti gli agricoltori che hanno dato disponibilità sia per la prima sia per la seconda fase di sanificazione.

Il consigliere Mancino chiede dove poter accedere alla banca dati sui volontari.

Il Sindaco risponde che chiederà l’autorizzazione alla disponibilità dei dati alle persone interessate.

Il consigliere Munì, riottenuta la parola, espone le proposte. Prima proposta: istituire una sorta di consiglio comunale permanente per uno scambio di informazioni settimanali fino alla fine dell’emergenza; seconda proposta: avendo letto che il Sindaco di Caltanissetta ha chiesto all’ASP informazioni sul nostro concittadino, va richiesto all’ASP se il modulo di dichiarazione sulla provenienza del ragazzo sia stato sottoscritto e perché l’ASP non ha fatto richiesta del tampone prima dell’assunzione così come ha fatto l’ASP di Enna su un caso analogo.

Il Sindaco, riottenuta la parola, chiarisce che il Sindaco di Caltanissetta agisce nella doppia veste di Sindaco e di Presidente del Comitato dei Sindaci. Dichiara di essere favorevole alla proposta.

Il Presidente chiede di istituzionalizzare un Consiglio comunale aperto oppure che il Sindaco comunichi periodicamente gli aggiornamenti di cui è in possesso. Il consiglio comunale, infatti, non ha solo un ruolo consultivo ma anche propositivo.

Il consigliere Geraci, ripresa la parola, dichiara di essere d’accordo ad accogliere la proposta dei colleghi purché non si tratti di un gruppo whatsapp.

Il Sindaco propone una modalità non formalizzata oppure una convocazione al bisogno.

Il Presidente precisa che la proposta è anche relativa alle somme stanziate in ordine alle quali occorre stabilire i criteri per la distribuzione dei vouchers.

Il Sindaco dichiara di non avere alcuna difficoltà a comunicare al bisogno.

Il Presidente chiede al Segretario se si deve chiudere la discussione con una votazione.

Segue l’intervento del Segretario che sottolinea la mancanza di una proposta da sottoporre a votazione se non quella già chiarita relativamente all’istituzionalizzazione o meno del Consiglio Comunale permanente.

Il consigliere Munì ribadisce la sua proposta.

Il Sindaco si dichiara d’accordo a richiedere spiegazioni all’ASP in merito ai quesiti posti, come emergenti dalla discussione sopra riportata, sul caso del ragazzo di Mussomeli risultato positivo al tampone dopo l’assunzione presso l’ospedale di Caltanissetta.

Si dà atto che il Consiglio comunale, nella sua interezza, manifesta l’esigenza di condividere i percorsi di iniziative da portare avanti per fronteggiare l’emergenza coronavirus sia sotto il profilo della salute pubblica, sia sotto quello dell’ordine pubblico, sia ancora sotto il profilo degli interventi nel campo sociale e sanitario.

Indi, accertato che nessun consigliere chiede di intervenire ed avendo esaurito i punti all’ordine del giorno, il Presidente, alle ore 19,30, scioglie la seduta.