MUSSOMELI – “Tutti a casa”, o quasi, e sulla settimana santa di quest’anno, al tempo di coronavirus, è stata sufficiente un’ amichevole conversazione fra amici, organizzata in video conferenza, per poi passare dall’idea all’azione, appunto, per mettere in campo una proposta prima da loro pensata e discussa, e successivamente condivisa dal sindaco e dal clero locale, come hanno confermato i promotori. Una iniziativa, a cui, successivamente, hanno aderito non solo alcuni giovani confrati ma anche apprezzata da cittadini comuni. Insomma, un Venerdì Santo in silenzio ma non troppo. Infatti, per quanto riguarda la pietà popolare – hanno precisato i ragazzi – si potrà ricorrere individualmente alle immagini degli anni passati. ”Per questo abbiamo pensato di sensibilizzare Parroci ed Amministrazione Comunale affinché, mediante i sistemi di amplificazione , già esistenti in alcune zone del centro, e con gli impianti di amplificazione esterni di alcune Chiese, si potrebbero trasmettere, nella stessa ora che ricorda i momenti della Passione di Nostro Signore, intorno alle ore 16, facendo ascoltare i canti, i suoni e le lamentazioni proprie della Settimana Santa mussomelese”. Certamente una soluzione, frutto della creatività dei giovani, anch’essi attaccati ai tradizionali riti, per colmare il senso di amarezza e di disagio patito per questa epidemia in corso con l’auspicio che cessi al più presto e si ritorni alla normalità.