A poche settimane dalla nomina a ministro dell’Istruzione, la giovane Lucia Azzolina ha dovuto fare i conti con una pandemia che ha letteralmente bloccato il mondo intero. Ma non la scuola italiana. Prontamente, grazie alla didattica digitale, tutto il sistema scolastico ha reagito per poter dare agli studenti il necessario per continuare a formarsi. Con i dovuti aggiustamenti: considerando la condizione in cui stiamo vivendo, infatti, Azzolina ha deciso di rendere valido l’anno scolastico proprio grazie alla DAD e di formalizzare l’ammissione di tutti gli studenti. Ma senza ignorare eventuali insufficienze, che andranno recuperate a partire da settembre. I ragazzi che a fine anno dovranno fare l’esame di Stato, quindi, non avranno brutte sorprese agli scrutini, ma dovranno fare del loro meglio durante l’unica prova della maturità 2020: il maxi orale.
Azzolina: “ “L’esame rappresenta la conclusione di un percorso. Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle singole prove. Ora voglio che venga valorizzato il percorso di studi: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale. Questo sarà un giusto riconoscimento all’impegno degli studenti. Poi ci sarà la possibilità di far sì che l’esame orale partirà da un argomento, concordato con i professori, che non sarà una tesina ma un argomento da cui partiranno scelto con i loro prof”.