Quello che la nostra società sta affrontando è un periodo complesso, che investe indifferentemente tutti gli scomparti produttivi/commerciali su cui si fonda la nostra economia. Molti settori, tra cui quello ristorativo, hanno dovuto sospendere l’attività con una grande incognita: quando e come riapriremo?
Mi domando allora, come gestiscono questa condizione i ristoratori, ed in particolare quelli siciliani. Come si stanno muovendo? Riusciranno a risollevare le sorti del loro ristorante o sono destinati a dover cessare definitivamente le redini? Oggi più che mai è importante sfruttare questo momento di ‘standby’ per pianificare, progettare e organizzare al meglio il lavoro futuro, per trovarsi ‘preparati’ in vista della possibilità di riaprire i locali al pubblico.
E’ fondamentale avvalersi dell’opinione di professioni del settore, pienamente consapevoli della forte criticità territoriale, che già vive la realtà della ristorazione siciliana, per creare momenti di riflessione e di spunto. L’opinione dello Chef Giorgio Rimmaudo, executive chef del ristorante ‘La Terrazza sul Mare – Grand Hotel Ortigia’ (SR) e fondatore del blog ‘Chef Uniti Per Crescere’, offre per gli addetti ai lavori importanti linee guida utili per superare questo nodo nevralgico che affligge i ristoratori.
A seguire, possiamo leggere la sua opinione, sulla cucina ai tempi del coronavirus: spaziando dalla comunicazione digitale quale strumento di marketing essenziale, alla cucina Pop e Fine Dining per una clientela selezionata, proseguendo dai vantaggi offerti dal servizio delivery e molto altro ancora…
“Il momento di inattività forzata diventa propizio. Questo è il momento in cui bisogna rimboccarsi le maniche e progettare il futuro delle nostre cucine. Non tarderemo molto a parlare di epoca pre-virus e post-virus. Tutto sta nel capire cosa sta nel mezzo. Bisogna capire che quel mezzo dobbiamo crearlo noi. Mettiamoci all’opera”.
Comunicazione digitale. Se la distanza è la regola imposta, come possiamo creare un legame forte con il cliente? In questo senso, un aiuto proficuo arriverebbe dalla comunicazione digitale. Ora più che mai la comunicazione digitale diventa un potente alleato che ci permetterà di rinsaldare il legame con l’ospite. Sarà, dunque, necessario operare all’insegna della trasparenza. Ma cosa intendiamo per trasparenza? Il cliente deve poter sapere cosa accade nei reparti della ristorazione, prima e durante il servizio. Dobbiamo immaginare il nostro posto di lavoro come circondato da grandi vetrate. Ora più che mai l’ospite vuole sicurezza. Come facciamo a essere trasparenti? La comunicazione digitale ci fornisce la vetrata: pubblicheremo le foto del posto di lavoro, dell’esecuzione dei piatti e del personale che rispetta le norme igienico-sanitarie in sala e in cucina. Il cliente capirà che stiamo rispettando le regole. Blog, siti di cucina e social network saranno i nostri alleati.
Cucina Pop e Fine Dining.Una cucina élitaria, riservata, cioè, a una clientela ristretta, ci sembra al momento la soluzione poco conveniente. Affidare il compito di uscire dal coronacrisi- passateci il termine- al fine dining, non è saggio. Non possiamo affidare la ripresa economica a un numero limitato di persone seppur economicamente avvantaggiate. Dobbiamo riconsiderare l’intero ciclo produttivo e puntare su una cucina pop. Vediamo di cosa si tratta.
1. Delivery per fine dining, è diventato un fenomeno di massa, anche sul luogo di lavoro: è comodo e permette di risparmiare tempo e denaro potrebbe fornire lo strumento per accontentare la ristretta cerchia popolare creando appositi menù..
2. Delivery per pop dining, seguendo, comunque la logica del “noi a casa vostra”. Nel caso in cui il decreto prolungasse il periodo di chiusura dei locali la soluzione imminente e logica sarebbe portare il cibo a casa.
3. Delivery per uffici e negozi limitrofi.
4. Dining Bond “Contratti d’acquisto” che danno diritto a cenare o pranzare subito dopo la riapertura dell’attività ristorativa. In questo modo il ristorante può contare su delle entrate immediate. Naturalmente gli acquirenti dovranno usufruire di uno sconto proporzionato al tipo di menù a loro offerto.
Organizzazione dei lavori. Reparto cucina e sala. ” L’ingresso nei vari reparti sarà consentito agli addetti ai lavori che rispetteranno le nuove normative. Sarà obbligatorio indossare, oltre la divisa, guanti monouso e mascherine. Sarebbe opportuno l’uso di copriscarpe per scongiurare ulteriormente eventuali contagi. Sarà obbligatorio detergere, seguendo determinate indicazioni, le mani e sanificare tutti i reparti prima e dopo il servizio. In questo senso il personale di sala e di altri reparti non dovrà considerarsi come un peso in termini di costi per l’azienda, bensì una risorsa che contribuisca a far fronte a questa emergenza. Buon lavoro”.