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Italia, “Mi vuoi ancora sposare?”: infermiere nel reparto Covid-19 rinnova la promessa di matrimonio sul camice

Dopo sette anni di fidanzamento, a novembre arriva la proposta di matrimonio ma la gioia per quel momento tanto atteso si trasforma, a febbraio, in dolore per ciò che stava accandendo in corsia. E’ ciò che è accaduto a due infermieri dell’ospedale di Vimercate (Monza-Brianza), Johnny Fasulo, di Avellino, e Armida Cozzolino, di Napoli. La coppia si è spostata in Lombardia per lavorare insieme: Fasulo è impegnato nel reparto di subintensiva dedicato al Covid-19 e da mesi entrambi stanno “attraversando giorni molto faticosi sia fisicamente sia psicologicamente assistendo alle sofferenze di padri, madri, nonni, figli”. Ecco perché il ragazzo ha deciso rinnovare la proposta, stampando la domanda sul camice da lavoro: “Mi vuoi ancora sposare?”. Per far tornare il sorriso alla sua compagna.

“Abbiamo capito che sposarsi in un anno del genere sarebbe stato difficile e quindi abbiamo pensato di rimandare l’evento. Non è affatto facile vivere con una persona che ami e sperare che non sia proprio tu l’untore che la farà ammalare. Ma la responsabilità e la passione non ci ha mai fermati, abbiamo continuato a fare il nostro lavoro e l’organizzazione del matrimonio è stata giustamente messa in secondo piano”, ha affermato infermiere al sito “SposinCampania”.

“Ringraziamo comunque i nostri fornitori che si sono mostrati comprensivi e professionali. Tuttavia, anche per noi vivere lontano dagli affetti e dal nostro amato Sud non è affatto semplice. In queste settimane ho visto spesso Armida giù di morale, così ho pensato di fare un gesto carino per farla sorridere”, prosegue.

“Sento di voler fare nuovamente quella fatidica domanda come a novembre scorso, quella domanda che ho riportato anche sull’armatura anti-Covid che ormai mi accompagna ogni giorno: “Armida, amore della mia vita, sei e resterai sempre la donna con cui voglio passare tutti i giorni della mia vita. Vuoi ancora sposarmi?”.

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