L’edizione odierna de “La Repubblica” recita: “Emergenza Coronavirus. Molti a casa, Google promuove i siciliani. Si spostano meno di lombardi e piemontesi.”
I siciliani sono tra i più rispettosi delle regole, hanno abbattuto di oltre il 90 per cento la propria mobilità. Diminuiti del 93% i movimenti verso panifici e farmacie.
Google possiede un enorme database che mappa gli spostamenti, incamerati tramite smartphone e tablet da applicazioni come Google Maps e non solo e, da questi dati, confluiti nel primo “Report sulla mobilità delle comunità durante Covid-19”, aggiornato al 16 febbraio, i siciliani hanno ridotto del 95 per cento gli spostamenti verso i luoghi di ritrovo come centri commerciali, cinema, musei e biblioteche, del 93 per cento quelli verso i negozi di alimentari e le farmacie, del 91 per cento quelli verso i parchi, dell’89 per cento quello verso le stazioni e i mezzi di trasporto e del 68 per cento quelli verso i luoghi di lavoro.
I dati sono nettamente superiori rispetto a Lombardia e Piemonte; la Lombardia, vero epicentro dell’epidemia, ha ridotto solo dell’81 per cento gli spostamenti verso i negozi di alimentari e del 65 quelli verso i luoghi di lavoro, mentre il Piemonte ha ridotto del 59 per cento le trasferte verso il lavoro e dell’85 per cento le presenze sui mezzi di trasporto.
Complessivamente, però, gli italiani hanno ridotto in media almeno del 75 per cento tutti gli spostamenti.
La compagnia di Mountain View garantisce che la privacy di ciascuno sarà rispettata: “Non verrà resa disponibile alcuna informazione personale identificabile”. Il rapporto, che sarà rinnovato periodicamente, usa solo i dati degli utenti che hanno attivato un’impostazione normalmente disattivata, la “Cronologia delle posizioni” inoltre aggiunge che: “Non verrà resa disponibile alcuna informazione personale identificabile”.
E intanto il governatore Nello Musumeci stringe ancor più la cinghia sui comportamenti consentiti: il giorno di Pasquetta sarà possibile tenere aperte solo le farmacie.