Il 29 aprile ricorre la Giornata Internazionale della Danza, quest’anno in versione lockdown, una veste inedita per una forma espressiva così intensa che prevede la relazione fra ballerino e ballerino, musicista, maestro in un insieme inscindibile all’interno del quale il contatto è fondamentale. Contatto non soltanto corporeo ma dialogico in senso più intimo: ascolto della musica dal vivo, movimento, sincronia, emozione, vibrazioni che nel chiuso delle case non si possono riprodurre con facilità.
Eppure danzare è un’esigenza anche per gli studenti che oggi sono costretti alla lezione a distanza, ma che non smettono di compiere il proprio percorso di crescita. Da questo è nata un’attività condotta dalla Rete dei Licei Coreutici “Danzando con Tersicore” che in Sicilia raggruppa il Liceo “R. Settimo” (scuola capofila diretta dalla DS Irene Cinzia Maria Collerone), il Liceo “T. Gargallo di Siracusa” (DS Maria Grazia Ficara), il Liceo “G. Verga” di Modica (DS Alberto Moltisanti), il Liceo “A. Musco” di Catania (DS Cristina Cascio), che avevano già sperimentato nei mesi scorsi un’attività di grande intensità con uno stage sulle danze antiche (Piano Triennale delle Arti (misura i, Avviso USR 4/10/2019).E’ nat o un video che raccoglie le esperienze più significative dei 4 Licei, con gli studenti che si sono messi alla prova, guidati in remoto dai loro docenti, per celebrare la danza, pur rimanendo nelle proprie case.
Il video è introdotto dalla professa Claudia Celi, docente dell’Accademia Nazionale della Danza, e dal Maestro Andrea Toschi che hanno rivolto l’invito a comprendere come questo momento di difficoltà possa essere in realtà l’occasione per dare qualità e significato a tutti i nostri gesti, dal porgersi la mano al gesto della danza.Seguono questo saluto le esperienze dei 4 Licei che si aprono con quella del “R. Settimo” in cui i docenti accompagnatori alle tastiere con il “Canone in Re” di J. Pachelbel accompagnano virtualmente la suggestiva danza da casa delle studentesse, guidata in remoto dalle docenti, inclusiva perché coinvolge anche gli alunni con disabilità.
Nel video del Liceo “T. Gargallo” la domanda che ci si pone è “Cosa farai quando saremo liberi?” e la riposta è ancora una volta la danza nella quale si esprimono con entusiasmo i ragazzi; Il Liceo “G. Verga” propone “Danza e distanza: azioni e riflessioni sulla danza e nuove drammaturgie in tempo di pandemia”, nel quale danzano anche le mani in sintonia con la natura; il Liceo “A. Musco”, invece, ci riporta alle esperienze significative che hanno segnato la vita dell’indirizzo coreutico, quasi a guardare al passato per sprigionare la speranza di tornare alla normalità.
Ogni video è intervallato da un profondo videomessaggio della prof.ssa Nicoletta Pizzariello referente dell’Accademia Nazionale della Danza per la Rete, che sottolinea come questo momento che stiamo vivendo non sia un momento perso, ma è ciò che darà la carica a tutto quanto torneremo al nostro consueto lavoro in futuro, con un appello a non disperare perché “siamo con voi e per voi”.
Il senso è quello di continuare a fare scuola da lontano, senza il contatto che è difficile ma che rende così speciale il lavoro dei docenti e di tutto il personale della scuola. Un contatto che si cerca di non perdere in nessuna circostanza per riempire di arte e di senso le giornate delle giovani generazioni, affinché si affaccino alla vita senza paura, ma con sguardo pieno di speranza e con esperienze come questa assai significative all’interno del bagaglio formativo di ciascuno.