“In questo particolare momento di emergenza, durante il quale miliardi di persone non possono vedere amici e parenti a causa della pandemia di Covid-19, WhatsApp si conferma un valido alleato per comunicare non solo con i propri cari, ma anche con medici e insegnanti”. Inizia così l’annuncio dell’app di messaggistica sul suo blog. La novità è che nella lotta alle fake news il sistema provvederà all’inoltro in chat di un messaggio per volta, se ritenuto di dubbia provenienza. Un alt, di fatto, alle cosidette “catene” per dare “spazio alle conversazioni private”.
La novità – “Tutti i messaggi e tutte le chiamate di WhatsApp sono protetti per impostazione predefinita dalla crittografia end-to-end, – si precisa nella nota ufficiale, – in grado di garantire la massima sicurezza per le conversazioni private. Nel 2019 abbiamo presentato la funzione che consente di riconoscere i messaggi che sono stati inoltrati molte volte. Si tratta di un’etichetta dotata di una doppia freccia, che contraddistingue i messaggi di dubbia provenienza. Ora questi messaggi potranno essere inoltrati a una sola chat alla volta“.
Continua la lotta alle fake news – “WhatsApp – si legge ancora sul blog – è stata concepita come uno strumento di messaggistica privata e nel corso degli anni abbiamo adottato diverse misure che hanno contribuito a proteggere la natura privata delle conversazioni dei nostri utenti. Quando, ad esempio, abbiamo imposto dei limiti alla funzione d’inoltro per contenere la propagazione di contenuti virali, il numero dei messaggi inoltrati a livello globale è calato del 25%. Ovviamente, non tutti i messaggi inoltrati contengono notizie false o contribuiscono alla disinformazione. Molti utenti inoltrano informazioni utili, video divertenti, meme o riflessioni che ritengono significative”.
Di “recente, WhatsApp – continua il post – è stata utilizzata anche per organizzare manifestazioni a sostegno degli operatori sanitari impegnati in prima linea. Tuttavia abbiamo riscontrato un notevole incremento della quantità’ di messaggi inoltrati. Molti utenti ci hanno riferito di essere infastiditi da questi messaggi e di temere che possano contribuire alla diffusione di notizie false. Riteniamo pertanto che sia importante rallentare la propagazione di questi messaggi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private”.
“Stiamo inoltre collaborando direttamente con Ong ed enti governativi, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità e oltre 20 ministeri della Salute – è la conclusione – per contribuire a fornire informazioni affidabili alla popolazione“.
“Questi enti e queste organizzazioni – si specifica – hanno inviato centinaia di migliaia di messaggi tramite WhatsApp agli utenti che hanno richiesto informazioni e consigli. Siamo dell’avviso che ora più che mai vi sia la necessità di poter comunicare in modo privato“