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Coronavirus, ritardi dei tamponi ad Enna: Giarrizzo (M5s) scrive alla Regione

– “Ancora troppi ritardi per ricevere gli esiti dei tamponi in provincia di Enna. A tal proposito, ho appena inviato una nota ufficiale al presidente della Regione e all’assessore della Salute e, per conoscenza, al commissario straordinario del Libero consorzio di Enna e al direttore generale dell’Asp, ponendo alla loro attenzione la situazione in essere, con l’auspicio di rendere ancora più efficiente la gestione della problematica e quindi dell’emergenza, ma soprattutto così da dare risposte certe a oltre mille persone, alcune di queste in isolamento anche da più di tre settimane, prima in attesa di fare il test del tampone e oggi in attesa degli esiti. 

Nel frattempo, apprendo da organi di stampa che il ritardo nell’effettuazione e nell’esito dei tamponi è diventato oggetto di una inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura che ha istituito un pool di magistrati per coordinare le indagini sull’emergenza Covid-19 nel proprio territorio di competenza.
Secondo i dati forniti dall’Asp di Enna, al 16 aprile sono 1246 i tamponi da processare relativi alla popolazione in tutta provincia, a fronte di 301 positivi e 2748 tamponi effettuati. Numeri importanti, nonostante l’Asp, già il 10 aprile, dichiarava a mezzo stampa che entro 5 giorni avrebbero fornito gli esiti dei tamponi già effettuati. Per la giornata di ieri, invece, i dati non sono ancora rilevabili.

Si calcola, dunque, un ritardo di oltre 20 giorni, nonostante sia stato aperto un laboratorio per i tamponi all’ospedale Chiello di Piazza Armerina e la nota della direzione dell’Asp del 10 aprile che faceva presente la convenzione con quattro laboratori di Catania che permetterebbe di processare almeno 250 tamponi al giorno circa.
Intanto, sulla sanità ennese pesano diverse inchieste della Procura di Enna: quella per epidemia colposa, relativa al trasferimento di una paziente positiva, alla quale però non è stato fatto alcun tampone, dall’ospedale Umberto I di Enna al Chiello di Piazza Armerina, dove poi la donna è morta; presunte negligenze del personale sanitario nella gestione dell’emergenza: esposto presentato dagli operatori del pronto soccorso, costretti nella prima fase della pandemia a lavorare senza dispositivi di sicurezza; e il fascicolo, per epidemia colposa e omicidio colposo, aperto per il caso da emergenza Covid-19 all’Oasi di Troina”. Così, il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Giarrizzo.

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