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Coronavirus. Interrogazione di Pignatone (M5s): consentire brevi passeggiate ai disabili anche lontani dall’abitazione

“Bisogna intervenire a livello centrale per consentire al più presto ai disabili di uscire e non necessariamente sotto casa. Così come evidenziato da vari enti ed associazioni che si occupano di disabilità, secondo cui risultano chiare ed evidenti le problematiche legate ad una prolungata permanenza in casa per persone particolarmente fragili, tale situazione sta creando vari problemi in quanto alcuni di loro risultano impossibilitati ad effettuare brevi passeggiate in prossimità della propria abitazione perché residenti in aree della città che non lo consentono, ad esempio, per mancanza di marciapiedi o per la presenza di barriere architettoniche”. All’appello dei genitori delle persone affette da disabilità e di buona parte della comunità scientifica, si aggiunge adesso l’interrogazione presentata alla Camera dal deputato del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone e rivolta al Ministero della Salute.

Le attuali disposizioni normative, infatti, consentono ai disabili di poter uscire di casa con l’ausilio, se del caso, di una persona in accompagnamento per effettuare brevi passeggiate e/o attività motoria all’aperto esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Attraverso l’atto parlamentare, il Cinquestelle chiede, quindi, di intervenire urgentemente per consentire “brevi passeggiate giornaliere anche in aree diverse e/o distanti dalla propria residenza/domicilio, che risultino maggiormente idonee e funzionali a tale scopo e che garantiscano una maggiore sicurezza per gli stessi”.

“Alcuni comuni in Sicilia, interpretando la normativa, – conclude Pignatone – stanno già offrendo tale opportunità: a Palermo, ad esempio, è stato aperto il 2 aprile scorso il Parco della Salute, con iniziative rivolte ai disabili, così come era stato previsto ad Enna. Anche a Carlentini, nonostante il divieto, il primo cittadino ha tenuto aperto uno spazio verde a tale scopo. Adesso, è necessario intervenire per garantire una normativa univoca per tutti i comuni d’Italia”.

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