il Fatto Siciliano

Coronavirus, in troppi ai funerali studentessa uccisa: procura Agrigento apre inchiesta

I funerali della giovane studentessa di Medicina di Favara (AGRIGENTO) uccisa dal suo fidanzato finiscono in Procura perché in troppi hanno partecipato alla cerimonia, contravvenendo al decreto contro il Coronavirus. Il Procuratore capo di AGRIGENTO Luigi Patronaggio, come apprende l’Adnkronos, ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per verificare perché alla cerimonia avesse partecipato un numero così alto di persone, nonostante il divieto dal Dcpm del Presidente del consiglio per l’emergenza Coronavirus. I

eri, al rientro della salma da Messina, dove è stata eseguita l’autopsia, c’era ad attendere il passaggio del corteo funebre, l’intera comunità favarese. Anche se il Dcpm vieta assembramenti anche per i funerali. Gli amici e i parenti, si sono radunati nei pressi dell’abitazione della studentessa del sesto anno di Medicina assassinata dal fidanzato. Dai balconi, decine di abitanti hanno steso lenzuola bianche per dare l’ultimo saluto alla ragazza. Ad attenderla, tra gli altri, anche il sindaco di Favara Anna Alba (M5S).

Ma tutta questa folla è stata notata anche dalla Procura che ha deciso di aprire un fascicolo per fare luce su quanto accaduto. Nelle scorse settimane, la Procura aveva denunciato 48 persone che avevano partecipato a un corteo funebre. 

Condividi