Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, e Shinzo Abe, primo ministro giapponese, hanno concordato di non cancellare le Olimpiadi di Tokyo ma di posticiparle entro l’estate del 2021. È quanto emerso nel corso della telefonata di oggi. Il motivo del rinvio è legato alla pandemia di Covid-19. Il colloquio telefonico odierno è stato effettuato a seguito delle crescenti pressioni di atleti e organizzazioni sportive, dalle federazioni internazionali ai Comitati olimpici nazionali, di riprogrammare le Olimpiadi.
Il coronavirus miete vittime, infetta ora dopo ora migliaia di persone nel mondo, manda in crisi ii sistemi economici e logistici di tutto il mondo, e costringe anche ad uno storico slittamento delle Olimpiadi. Non sarà più Tokyo 2020 ma Tokyo 2021. Una curiosità: nessuna Olimpiade è mai stata posticipata e mai si era disputata in un anno che si conclude con un numero dispari.
Con diversi Comitati olimpici nazionali, dagli Stati Uniti all’Australia, dal Canada alla Norvegia, e alcune federazioni internazionali a chiedere il posticipo, nonché un sistema di qualificazione del restante 40 per cento degli atleti ancora tutto da definire, oggi è arrivata la decisione.
È stato Abe a proporre di spostare la 32esima Olimpiade estiva di un anno, ovvero non oltre l’estate 2021. Alla base della decisione, la diffusione senza precedenti e considerata imprevedibile dell’epidemia su scala mondiale.
In una dichiarazione congiunta tra Cio e Comitato organizzatore di Tokyo 2020, si legge che “sulla base delle informazioni fornite oggi dall’OMS, al fine di salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi olimpici e della comunità internazionale, il presidente del Cio e il primo ministro del Giappone hanno concordato che i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati per una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021”.
Resterà accesa la fiamma olimpica perché, come hanno detto, “rappresenterà un faro di speranza per il mondo durante questi tempi difficili e diventerà la luce in fondo al tunnel in cui il mondo si trova attualmente”.
Il rinvio era stato dato per certo nei giorni scorsi dal Cio ma nel frattempo la situazione sanitaria mondiale è precipitata. La ratifica dell’avvenuto posticipo dei Giochi di Tokyo al 2021 sarà fatta dall’Esecutivo del Cio, ovvero il governo dello sport mondiale. Nessuna cancellazione, quindi, ma un posticipo, il primo di sempre.
I Giochi olimpici, momento di unione, di pace, di fratellanza tra i popoli della terra, dalla prima edizione di Atene 1896 non erano mai stati posticipati. Ci furono degli annullamenti ma tutti per motivi legati alla guerra.
La guerra aveva cancellato anche i Giochi estivi di Tokyo 1940 (conflitto sino-giapponese). Da Atene 1896, l’edizione numero 1 dei Giochi moderni, ci sono stati cinque annullamenti e tutti per motivi legati alla guerra.
L’Olimpiade estiva del 1916 assegnata a Berlino saltò a causa della Prima guerra mondiale. Il secondo conflitto mondiale porto’ a cancellare la XII Olimpiade estiva di Tokyo 1940, la V invernale di Sapporo, la XIII di Londra 1944 e la VI invernale di Cortina d’Ampezzo sempre nel ’44.