SERRADIFALCO. Sulla base dei controlli del Progetto Sivann (Sistema di vigilanza delle aree naturali nissene), è emersa la presenza di notevoli concentrazioni di uccelli acquatici nel Lago Soprano. Folaghe, moriglioni, aironi cenerini e molti altri ancora, fanno da cornice ad un paesaggio di grande interesse naturalistico. Lo sostiene il Wwf Sicilia Centrale di Caltanissetta il cui presidente Ennio Bonfanti ha sottolineato come tale progetto si propone la tutela della biodiversità e del patrimonio naturale a salvaguardia dell’ambiente e degli animali. Il motivo di questa notevole concentrazione è da ricercarsi nella penuria di zone umide nella Sicilia centromeridionale, ma anche nella presenza di una mutevole vegetazione che costituisce sicuro rifugio per gli uccelli. A confermare questa tesi lo stesso Wwf Sicilia Centrale di Caltanissetta. Intorno allo specchio d’acqua del Lago Soprano crescono tre fasce di vegetazione; dall’interno verso l’esterno si ha la fascia con lo “Scirpus” (un parente del Papiro), seguito dalla “Typha latifolia” tipica per l’infiorescenza femminile dalla forma simile ad un salsicciotto bruno scuro. La fascia che ospita il maggior quantitativo di uccelli è senz’altro quella a “Cannuccia” comune. Proprio qui trovano sicuro rifugio moriglioni, fischioni, folaghe, germani reali e tanti altri uccelli. Il tutto all’interno di un Lago Soprano che si conferma un autentico tesoro in termini avifaunistici in ambito regionale.