L’antenna Rai di Caltanissetta. Appello dei residenti al Comune «A Sant’Anna ci sono oltre 30 ville da salvare» Antenna Rai: consentire a RaiWay di abbatterla o “resistere” per salvare il simbolo identitario della città? Dopo la comunicazione di RayWay che aveva previsto l’avvio delle operazioni di abbattimento già dal 12 marzo, il Comune sembra stretto in una “morsa” perché da un lato vorrebbe scongiurare la fine del ripetitore eretto 70 anni fa, ma dall’altro – consapevole che non può accollarsi i costi per la messa in sicurezza che RaiWay non ha alcuna intenzione di approntare (circa 2 milioni di euro) – si appresta ad adottare tutti gli interventi di salvaguardia dell’area circostante l’an – tenna nell’ambito del potenziale raggio di caduta.
Ma in questo secondo caso Il Comune corre il rischio di entrare in contenzioso con i proprietari delle residenze sorte negli anni al di fuori dei 13 ettari di terreno che la Rai acquistò. «Alle falde della collina Sant’Anna – diceva ieri uno dei residenti – ci sono oltre 30 residenze, e alcune sono di assoluto pregio. Se il Comune estende la zona di sicurezza in caso di crollo dell’antenna, noi saremmo costretti a lasciare le nostre case. Con quali conseguenze per i nostri beni e per la nostra organizzazione familiare? Dove andremmo a vivere? Chi vigilerà sulle case disabitate che rischiano di entrare nel mirino dei ladri? Chi ci risarcirà? Il nostro interlocutore è il Comune che, negli anni, ci ha autorizzati a edificare e a cui abbiamo pagato i relativi oneri.
Prevedo una battaglia legale feroce perché in caso di controversia giudiziaria ci costituiremmo parte civile e citeremmo il Comune per danni». La persona che ha voluto manifestare tutta la sua amarezza per ciò che sta rischiando assieme a tanti altri nisseni, poi aggiunge: «Il terreno acquistato dalla Rai, pari a 13 ettari, fu considerato idoneo in caso di malaugurata implosione della struttura. Ora il Comune per mettersi al sicuro dal rischio di cedimento dell’antenna su un solo lato e per tutti i 286 metri della sua altezza, vuole allargare il raggio di caduta che si estenderebbe in una porzione di città molto vasta, sino alla rotatoria della parte finale di via Paladini e dall’altro lato sino a via Xiboli. Cosa è stato fatto quando a dicembre RaiWay ha presentato la relazione dei lavori da realizzare per eliminare il pericolo di cedimento dell’antenna?
Ha replicato con una controperizia? Per molti di noi si tratta della prima casa, e doverla lasciare sarebbe un dramma». Quale sarebbe allora la soluzione? «Il Comune a questo punto dovrebbe chiedere alla Regione la revoca del vincolo esistente e lasciare che RaiWay abbatta l’antenna. È doloroso dirlo, ma questa è l’unica via d’uscita». Da parte sua la soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Caltanissetta Daniela Vullo dichiara che, per quanto di competenza, si dovrà attenere al massimo rispetto delle norme e prescrizioni contenute nel Codice dei Beni culturali.
Visto l’ap – prossimarsi del 12 marzo, auspica l’urgente convocazione di un tavolo tecnico in cui poter trovare una soluzione nel rispetto sia delle normative, che delle esigenze di RayWay rivolte alla conservazione di quello che viene considerato un bene identitario della città.