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Italia. Coronavirus, contagio non si placa: 3.296 casi, 148 morti e 414 guariti. Borrelli: “Ospedali senza criticità”

Redazione

Italia. Coronavirus, contagio non si placa: 3.296 casi, 148 morti e 414 guariti. Borrelli: “Ospedali senza criticità”

Gio, 05/03/2020 - 20:53

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“Il dato dei positivi e’ di 3296 in tutte le Regioni con un incremento di 590, i guariti e dimessi di oggi sono 138, arrivando cosi’ a un totale di 414, per quanto riguarda i decessi il numero di oggi e’ di 41 persone per un totale di 148 in tutta Italia”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, in conferenza stampa spiegando che ad oggi i guariti sono il 10,73% rispetto al totale delle persone colpite da CORONAVIRUS, mentre i deceduti rappresentano il 3,84%.

Il dato piu’ importante relativo ai contagi riguarda la Lombardia con un totale di “1777 e un incremento di 280 unita’ rispetto a ieri, pari al 54% del totale. In Emilia Romagna abbiamo 142 persone in piu’ con un totale di 658 persone pari al 20% del totale – ha aggiunto – in Veneto 35 persone in piu’ con un totale di 380”. Il numero dei contagiati delle singole regioni, comprensivo di morti e guariti e’ per la Lombardia 2251, Emilia-Romagna 698, Veneto 407, Marche 124, Piemonte 108, Toscana 61, Campania 45, Lazio 44, Liguria 28, Friuli Venezia Giulia 21, Sicilia 18, Puglia 14, Umbria 9, Abruzzo 8, Provincia autonoma di Trento 7, Molise 7, Calabria 2, Sardegna 2, Valle d’Aosta 2, Basilicata 1 e Provincia autonoma di Bolzano 1. 

“Non abbiamo riscontrato problemi e criticita’ negli ospedali, compresi quelli in Lombardia che sono oberati di lavoro. Le regioni – ha spiegato Borrelli – hanno potenziato e stiamo elaborando una tabella dove monitoriamo il numero dei posti che si sono ampliati. Si e’ parlato del sistema Cross, Centrale remota di soccorso sanitario, quando in una regione si esaurisce la disponibilita’ di posti in rianimazione ci si attiva, e’ una emergenza di Protezione Civile. Non e’ stata ancora mai attivata, ma al di la’ delle difficolta’ non c’e’ stata una richiesta di posti in terapia intensiva in altre regioni”.

Per il presidente dell’Istituto Superiore di Sanita’, Silvio Brusaferro, le misure di contenimento sono importanti e necessarie, “il nostro governo le sta adottando, ma e’ importante come noi ci comportiamo. L’enfasi che poniamo all’attenzione di tutti e’ la consapevolezza che un nostro comportamento determina la possibilita’ di contrarre l’infezione ma anche di trasmetterla. Questo e’ un appello importante: nessuno si senta immune dalla possibilita’ di contrarre questa infezione ma si senta coinvolto nell’adottare delle misure che riducono la circolazione. Solo questo puo’ aiutarci a rallentare. Il problema e’ adottare queste misure come standard perche’ ci muoviamo tutti sistematicamente – ha aggiunto – quindi l’attenzione verso queste misure e’ molto importante”.