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Coronavirus, Mattarella parla alla nazione: “No ansie, uniti ce la faremo”

ROMA – L’Italia ce la fara’. Sergio Mattarella sceglie lo strumento del videomessaggio per parlare agli italiani preoccupati dall’emergenza coronavirus e chiede loro di seguire le indicazioni che il governo ha messo a punto in questi giorni e in queste ore. Tante le domande che inquietano le famiglie, non sempre univoche le risposte delle istituzioni, il Capo dello Stato si rivolge allora direttamente ai cittadini per mandare un segnale chiaro: senza farsi prendere da ansie immotivate bisogna pero’ restare uniti e adeguarsi alle misure concordate dal governo, che dovrebbe avere una voce sola, avendo fiducia nell’Italia.

“Care concittadine e cari concittadini, l’Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo” riconosce il Capo dello Stato, e lo fa “doverosamente” con “piena trasparenza e completezza di informazione nei confronti della pubblica opinione”. La preoccupazione che investe i cittadini e’ “comprensibile” ed e’ dunque necessario da parte di tutti “senso di responsabilita'”: “ma dobbiamo assolutamente evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”. Il Presidente, dopo alcune critiche giunte nelle scorse settimane anche dal governo, loda nuovamente il sistema sanitario nazionale che definisce “eccellente”: “sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali”.

Dunque Mattarella indica la via di un ragionevole ottimismo: “supereremo la condizione di questi giorni. Anche attraverso la necessaria adozione di misure straordinarie per sostenere l’opera dei sanitari impegnati costantemente da giorni e giorni: misure per l’immissione di nuovo personale da affiancare loro e per assicurare l’effettiva disponibilita’ di attrezzature e di materiali, verificandola in tutte le sedi ospedaliere”.

Ma va ricordata con nettezza la catena di comando, perche’ e’ al governo che “la Costituzione affida il compito e gli strumenti per decidere” e il governo “ha stabilito ieri una serie di indicazioni di comportamento quotidiano, suggerite da scienziati ed esperti di valore”. Senza entrare nelle polemiche di queste ore sulle modalita’ di comunicazione delle scelte di ieri, Mattarella definisce le indicazioni assunte ieri, a cominciare dalla chiusura di scuole e universita’, come misure “semplici ma importanti per evitare il rischio di allargare la diffusione del contagio”.

Dunque l’invito a tutti a seguirle: “desidero invitare tutti a osservare attentamente queste indicazioni: anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita”. Lo stesso presidente ha accolto le indicazioni del dpcm di ieri, annullando la cerimonia dell’8 marzo prevista domenica al Quirinale e il tradizionale concerto alla Cappella Paolina della domenica successiva. “Rispettando quei criteri di comportamento, ciascuno di noi contribuira’ concretamente a superare questa emergenza”. Del resto molti cittadini rispettano misure ben piu’ impegnative, sono quelli delle zone rosse che il Presidente ringrazia “per il modo con cui stanno affrontando i sacrifici cui sono sottoposti”.

Ancora una volta, come gia’ aveva fatto nelle due precedenti occasioni in cui aveva affrontato il tema del coronavirus, Mattarella richiama tutti a “coinvolgimento, condivisione, concordia, unita’ di intenti nell’impegno per sconfiggere il virus: nelle istituzioni, nella politica, nella vita quotidiana della societa’, nei mezzi di informazione”. E nuovamente il Presidente ricorda come in questo momento la catena di comando debba essere rispettata da tutti, senza corse in avanti o tentativi di scartare da parte di questa o quella istituzione locale, ma anche con linearita’ di decisione da parte del governo che dovrebbe parlare con una voce sola.

“Alla cabina di regia costituita dal Governo spetta assumere – in maniera univoca – sottolinea – le necessarie decisioni in collaborazione con le Regioni, coordinando le varie competenze e responsabilita’. Vanno, quindi, evitate iniziative particolari che si discostino dalle indicazioni assunte nella sede di coordinamento”. “Care concittadine e cari concittadini, senza imprudenze ma senza allarmismi, possiamo e dobbiamo aver fiducia nelle capacita’ e nelle risorse di cui disponiamo. Possiamo e dobbiamo avere fiducia nell’Italia” conclude Mattarella.

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