La testa appoggiata sulla scrivania, con indosso ancora mascherina e camice, mentre dorme stremata: tutta Italia (e non solo) l’ha conosciuta così Elena Pagliarini, l’infermiera dell’ospedale di Cremona divenuta il simbolo del sacrificio al quale sono chiamati i professionisti della sanità durante l’emergenza coronavirus. “Quella notte ero stremata, scusate se sono crollata prima della fine del turno“, ha affermato la quarantenne.
In un’intervista a La Repubblica, la donna ha dichiarato che, dopo la pubblicazione della foto sul web, “mi hanno chiamato e mi chiamano in tanti per ringraziarmi. In un periodo normale mi avrebbero criticato“.
Per quanto riguarda il racconto della notte in cui la primaria (e amica dell’infermiera, ndr) ha scattato la fotografia, Pagliarini ha detto: “Avevo iniziato il turno in pronto soccorso alle nove della sera prima, erano le sei del mattino. Ma quella notte era successo di tutto. La sala era piena di pazienti spaventati, con moltissime persone in insufficienza respiratoria molto grave. Gente di tutte le età, la febbre saliva in modo repentino. La cosa che mi colpiva di più era che non dicevano nulla: erano nel letto e tacevano. Però avevano gli occhi della paura”.
“Fino a pochi giorni – ha proseguito – fa la Cina era in televisione, ora è arrivata da noi. Da quando la mia foto ha fatto il giro del mondo tutti mi chiamano, tutti vogliono sapere. Ma io vivo nelle retrovie, fuori dai riflettori. In questo ospedale lavoriamo tutti insieme, se riusciamo a salvare le persone è perché siamo un grande gruppo”.