Salute

Coronavirus: in Italia 92.472 casi totali e 10.023 morti (+889)

Redazione

Coronavirus: in Italia 92.472 casi totali e 10.023 morti (+889)

Sab, 28/03/2020 - 20:20

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Sono oltre 92mila i casi totali di coronavirus in Italia (+6,9%) e oltre 70mila gli attualmente positivi (+3.651 pazienti, cresciuti del 5,5%), con 3.856 in terapia intensiva. I morti – in base al bollettino diffuso dalla Protezione civile il 28 marzo – sono 10.023 (+889, per una crescita percentuale del 9,7%) e i guariti 12.384 (+1.434 rispetto a ieri con una crescita percentuale del 13,1 per cento) . Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha sottolineato come il numero dei tamponi fatti continui a crescere, oggi 28 marzo l’8,8% in più rispetto a ieri per un totale di 429.526.

In Lombardia, la regione più colpita, sono 542 i morti registrati nel giro di un giorno. Il bilancio complessivo è di 5.944 decessi dall’inizio dell’epidemia con una crescita del 10% rispetto al 27 marzo. Il totale dei casi in Lombardia è di 39.415 con un incremento di 2.117 (+5,7%), con 1.319 persone in terapia intensiva. A Milano i casi sono 7.783 con un aumento di 314 positivi, quindi in diminuzione rispetto ai 547 di ieri 27 marzo. Lo ha detto l’assessore al welfare lombardo Giulio Gallera. Ieri 27 marzo il numero di morti era stato di 541 , mentre ai casi totali se ne erano aggiunti 2.409 (+6,9%) rispetto al giorno precedente.

COME LEGGERE I NUMERI

Il 27 marzo in Italia è stato toccato il record di decessi per coronavirus: 969, per un totale di 9.134 dall’inizio dell’epidemia. Nonostante la curva dei contagi non sia più esponenziale da qualche giorno tutti concordano (dagli esponenti del governo ai sindaci, fino ai virologi), sul fatto che appare scontato che il lockdown dell’Italia andrà avanti oltre il 3 aprile. «Se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto» Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a ‘L’intervista’ di Maria Latella’ su Sky Tg 24. «La situazione – ha aggiunto – è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi».