Salute

Coronavirus, il sindaco Bancheri diventa virale e fa il giro d’Italia con il suo appello ai cittadini: “Vi è rimasto un neurone? Basta cazzeggiare”

Redazione

Coronavirus, il sindaco Bancheri diventa virale e fa il giro d’Italia con il suo appello ai cittadini: “Vi è rimasto un neurone? Basta cazzeggiare”

Lun, 16/03/2020 - 20:12

Condividi su:

Il video postato sui social è diventato già virale. Uno sfogo ma anche un atto d’accusa nei confronti dei propri concittadini. Protagonista il sindaco di Delia (Caltanissetta), Gianfilippo Bancheri, che dopo aver rassicurato la cittadinanza sull’esito negativo di un tampone per un sospetto caso di Covid-19 eseguito su una signora trasferita in ospedale dopo essersi sentita male, punta il dito su quello che non esita a definire “egoismo, cretinaggine, stupidità, superficialità” dei propri concittadini. Un appello a stare a casa per il quale, però, questa volta il sindaco non lesina le maniere forti. “Si continua a cazzeggiare – dice -. Vogliamo fare le persone serie o no? Qualcuno ce l’ha in testa ancora un neurone?”. L’avviso suona da aut aut. “Ormai stiamo passando alle denunce -avverte Bancheri -, perché è giusto che chi sbaglia paghi, deve essere sanzionato e denunciato, qualcuno non riesce ancora a collegare il cervello perché è ritardato”. Camicia bianca e gilet blu il sindaco arrabbiatissimo si sfoga. Oltre otto minuti in cui il primo cittadino non usa giri di parole. “Moltissimi di voi hanno fatto dei cartelloni con su scritto ‘andrà tutto bene’ – dice -. Io vorrei capire come andrà tutto bene se continuate a uscire per fare la spesa quando si dovrebbe farla una volta ogni 10 giorni? Come andrà tutto bene se ogni giorno tantissime persone escono per andare a comprare le sigarette? Come andrà tutto bene se la gente va e viene da benzinaio? Che poi tutta questa benzina a cosa serve se dovete restare a casa? Come andrà tutto bene se tantissime persone chiedono il parrucchiere a domicilio?”.

C’è chi fa barbecue e chi feste in condominio, ‘E’ buonsenso questo?’ L’invito ai propri concittadini è quello di “fare le persone serie”. “Molti mi chiamano – racconta il sindaco – e mi dicono: ‘Ho bisogno di fare la corsetta perché sono stressato’. Io corro da 20 anni e qui quelli che corrono sono al massimo una ventina. Ora a Delia sono diventati tutti podisti? Dove andate a correre se l’ultima volta in cui lo avete fatto è stato in occasione della corsa campestre a scuola elementare? Poi c’è chi mi dice ‘il mio cane mangia solo le crocchette che vendono a Caltanissetta‘. Ma questa è serietà? E’ buonsenso?”. E poi c’è chi, con i figli tornati dalle regioni del nord, va a spasso e “li dobbiamo richiamare noi”, chi va in campagna con gli amici a fare barbecue o ancora chi fa feste in condominio. “‘Siamo quelli del condominio’ mi hanno detto – racconta ancora Bancheri nel lungo sfogo social -, ma stare a casa non significa farlo con i vicini di casa. Che poi tutto questo buon vicinato c’è a Delia?”. “C’è gente che per fare il cartellone ‘andrà tutto bene’, chiama a casa 20 persone, cugini e parenti perché ‘deve essere bello’. Questo significa rischio contagio – avverte -. Stiamo giocando con la pelle di tutta la cittadinanza” e con quella di chi, medici, infermieri, volontari, forze dell’ordine, vigili urbani, sindaci, “sta in trincea in mezzo alla strada per proteggere una moltitudine che se ne frega”. E a chi dice ‘siamo stressati a stare a casa’ il primo cittadino replica: “Con il telefono, internet, la televisione, la play station? Stressati erano i nostri nonni che andavano in guerra non chi resta a casa. La vogliamo finire? Vogliamo fare le persone serie o no? Dovete stare a casa e questa volta spero di essere stato chiaro”, conclude il sindaco.

Publiée par Gianfilippo Bancheri sur Dimanche 15 mars 2020