Salute

Coronavirus, eroi silenti: insegnanti, dirigenti e personale scolastico

Carmine Sgariglia

Coronavirus, eroi silenti: insegnanti, dirigenti e personale scolastico

Dom, 22/03/2020 - 17:48

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La scuola ha dovuto modificare se stessa dal profondo e in tempi record … un lavoro immenso che sta proteggendo una parte del futuro della Nazione

Accanto agli infermieri, ai medici, ai volontari, ai membri delle forze dell’Ordine impegnati in trincea in questa guerra subdola contro un nemico invisibile, vi sono tantissimi eroi silenti.

Fra questi ultimi troviamo gli insegnanti, il personale ATA e amministrativo, i dirigenti scolastici. Tutti eroi che stanno mantenendo in piedi egregiamente una delle Istituzioni più importanti del nostro Paese, la Scuola.

Attraverso la realizzazione di nuove metodiche didattiche; imparando i nuovi strumenti messi a disposizione dalla rete in tempi record stanno svolgendo un lavoro di salvaguardia del futuro dei nostri giovani. Dai più piccini ai quelli che stanno per completare il proprio percorso di studi. In modo trasversale si sono messe in campo una serie di misure che non hanno precedenti nella storia dell’insegnamento in Italia. Il tutto anche attraverso la condivisione di esperienze e di competenze complementari al proprio ruolo.

Molti hanno colto tutto questo come occasione di trasformazione. Sono orgoglioso di tanta tenacia ed entusiasmo messi in campo. Un filo unico che lega un lavoro enorme svolto da tutti. Dai più esperti come da quelli che magari hanno meno dimestichezza con la tecnologia così estrema, se mi passate l’immagine impropria, ma che descrive bene lo scenario e lo stato d’animo di molti. Magnificando ancor di più il loro lavoro.

La scuola è viva più che mai. E lo fa attraverso la cultura e l’intelligenza. Mostrando ai ragazzi che insegnare, al di là della materia e del ruolo svolto, sia esso di dirigenza oppure di coordinamento, è ancora una volta una vocazione. E come tutte le vocazioni, è passione, voglia di mettersi in gioco e di osare. E se mio figlio, a nove anni, si alza responsabilmente la mattina connettendosi con il tablet per ascoltare la voce dolce di una insegnante allora significa che il futuro è lì ancora tutto da scrivere.

Nonostante un virus che ci relega in casa tutti quanti ma che, visto dalle spalle larghe di un tal gigante sembra decisamente più debole.