File davanti gli uffici postali, davanti le banche, davanti i supermercati, in attesa di soddisfare le proprie necessità. Poi subito a casa a rispettare l’obbligo di non stare in giro se non per un preciso motivo. È stata ritmata da questi momenti la giornata di ieri molti nisseni, ma non di tutti, perché soprattutto in centro storico si sono visti gli abituali “passeggiatori” che, in gruppo, solo soliti trascorrere le loro mattinate. E poi anche tante auto in giro per le strade cittadine nella giornata di mercoledì 11 marzo.
Molti commercianti e titolari di pubblici esercizi, ieri comunque hanno deciso di restare a casa e di rispettare la “quarantena”. Anche gli uffici del Comune si sono fermati: lo ha deciso il sindaco Roberto Gambino dopo essersi consultato con i suoi più stretti collaboratori. Chiude pure l’Ufficio Tributi che ha sospeso la consegna degli avvisi di pagamento della Tari 2020. «Il mancato introito della prima rata – ha commentato Gambino – si farà sentire nelle casse comunali. Ma lo abbiamo fatto anche per evitare che i cittadini si rechino negli uffici postali per effettuare il pagamento». Ieri il sindaco ha anche fatto sapere di avere definito un accordo con la Sisco (portale Internet dedicato alla connessione web tra le aziende e i loro clienti).
«Ci è stato donato gratuitamente per 90 giorni il software – ha spiegato – che abbiamo messo a disposizione delle scuole cittadine. Abbiamo già avuto l’adesione del liceo “Settimo”, dell’istituto “Luigi Russo”, delle scuole elementari “Martin Luther King” e “Leonardo Sciascia”». Intanto da ieri tutte le strade di accesso alla città sono presidiate dalle forze dell’ordine, mentre due pattuglie girano in città per scoraggiare gli assembramenti di persone. Per il momento non viene chiesto al singolo pedone l’autocertificazione per giustificare la sua uscita da casa. Non si ferma invece la politica come è stato verificato nel corso della conferenza dei capigruppo convocata per discutere l’annullamento delle cinque sedute già calendarizzate (per oggi, per il 19, per il 23, il 26 e il 30). Si è innescato il solito braccio di ferro tra maggioranza e opposizione e la riunione è andata avanti per quasi 4 ore.
«Non è stato possibile trovare un’intesa – ha commentato poi Toti Petrantoni di “Caltanissetta Protagonista” – perché il gruppo M5S si è mostrato convinto dell’assoluta necessità di celebrare sia le 5 sedute già calendarizzate che quella del 17 marzo, inserita dopo, per la trattazione del bilancio di previsione. Con altri consiglieri di opposizione abbiamo provato a far capire che oggi, in un momento così delicato, non è proprio il caso di riunirci per trattare una proposta che deve essere assolutamente modificata per intervenire in modo diretto ma anche sussidiario per far fronte all’emergenza “coronavirus”». Si è pure lagnato il consigliere Gianluca Bruzzaniti (Udc) che ha chiesto di congelare tutto sono al 4 aprile. «Il bilancio di quest’anno – ha poi spiegato – deve essere modulato in modo tale per per fare arrivare aiuti ai commercianti e a tutti coloro che stanno subendo danni economici per l’emergenza coronavirus.
Come si può quindi approvare un bilancio varato dalla Giunta a dicembre dello scorso anno quando il coronavirus non esisteva? In questo bilancio sono previste spese per le attività teatrali, per eventi sportivi e ricreativi, per la Settimana Santa che certamente non potrà avere lo svolgimento degli altri anni. Sono molto amareggiato per il comportamento di chi, prima di assumere la guida politica della città, accusava gli altri di non farsi carico dei problemi reali della città».