MUSSOMELI – In merito alla chiusura temporanea del reparto di chirurgia dell’ospedale “Longo” di Mussomeli interviene la segreteria aziendale del Nursind. “ Ci coglie di sorpresa la decisone del Management aziendale di chiudere, seppur temporaneamente, la chirurgia del “Longo ” e centralizzare tutte le urgenze differibili a Caltanissetta. Pur apprezzando la volontà del management aziendale di voler dotare il “Longo” di posti di osservazione e cura di pazienti colpiti da COVID-19 con sintomatologia lieve o moderata riteniamo che la chirurgia del “Longo” – seppur con posti letto ridotti – debba assicurare la possibilità di effettuare le urgenze sul posto in considerazione che, le urgenze indifferibili e soprattutto le emergenze, hanno davvero così poco tempo per essere affrontate e risolte da non poter contemplare nessuna soluzione alternativa.
Ragion per cui intanto chiediamo all’ASP di valutare la proposta di riapertura immediata della chirurgia con i due chirurghi tutt’ora in servizio esclusivamente per le urgenze e le emergenze. Considerato che il recentissimo decreto “Cura Italia” emanato per affrontare l’emergenza COVID-19 consente l’assunzione immediata di medici anche in quiescenza e tenuto conto che negli ultimi 4 anni sono andati in pensione 4 chirurghi proponiamo un contatto degli stessi per una proposta di riassunzione, seppur temporanea per un periodo di 3-6 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre nell’attesa che possa terminare al più presto questa emergenza sanitaria.
Chiaramente per una questione di mera opportunità territoriale si potrebbero contattare i chirurghi dott. Ambrogio Curiale e dott. Pino Sorce che, qualora accettassero, garantirebbero la possibilità di assicurare la presenza di 2 chirurghi 24/24 e di uno staff completo. Intanto il nostro sentito grazie va al dott. Piero Fodale e dott. Gangitano per aver assicurato fino a ieri la piena funzionalità della chirurgia. Siamo fiduciosi che l’ASP possa valutare positivamente la nostra proposta in modo da tranquillizzare la popolazione del Vallone che oltre che ad essere provata come tutta Italia dall’emergenza COVID-19 oggi ha un pensiero in più sapendo di non potere contare nemmeno su un reparto importante come la Chirurgia del “Longo” per le urgenze”.