È avvocato tributarista, ha 42 anni, e si occupa da 15 anni di sviluppo territoriale: è questo l’identikit del nuovo assessore della Giunta Gambino presentato ieri mattina. Francesco Nicoletti avrà la delega alla “Crescita territoriale” «un assessorato “trasversale” – ha spiegato il sindaco – un canalizzatore di energie positive, e che di fatto andrà a coordinare tutti i fattori di sviluppo dei vari settori in cui si muovono gli altri assessori che quindi continueranno a mantenere le attuali deleghe». La “traccia” che seguirà il nuovo assessore sarà quella della dieta mediterranea, in quanto stile di vita. «Per rilanciare un territorio e la sua economia – ha detto il neo assessore – occorre creare delle condizioni favorevoli affinché si attraggano nuove risorse provenienti dall’esterno.
Da noi oggi manca un attrattore forte e distinguibile capace di fare diventare il nostro territorio una stabile destinazione turistica, fruibile e destagionalizzata». Dopo avere ricordato che l’Amministrazione in carica, con il percorso intrapreso con la rete Europassioni, sta lavorando per ottenere dall’Unesco il riconoscimento del patrimonio immaterale della Settimana Santa, il sindaco e il neoassessore hanno ammesso che questo percorso non è bastevole per lo sviluppo e la crescita del territorio. «L’assessorato alla Crescita territoriale – ha aggiunto Nicoletti – è stato creato per puntare ad una nuova strategia territoriale sostenibile capace di rilanciare per i prossimi 20 anni la nostra comunità. Penso alle nostre produzioni alimentari di qualità (olio, vino, legumi, grano, cereali, ortaggi, torrone), all’affascinante bellezza di un paesaggio poco contaminato, alla salubrità dell’aria, all’arte degli antichi mestieri, alla eccellenza della tradizione culinaria. Tali risorse, che spesso vengono collegate ad elementi negativi di “arretratezza”, oggi per noi rappresentano l’àncora di salvezza, nel senso che proprio l’Unesco li considera un valore aggiunto, da tutelare e valorizzare.
Nel 2010 l’Unesco ha infatti riconosciuto la dieta mediterranea come bene dell’umanità, dieta come stile di vita e non soltanto sotto l’aspetto alimentare, ma come dimensione antropologica, culturale, identitaria e comunitaria, salutistica e sportiva, ecologica e di tutela ambientale, educativa e formativa, di ricerca e di innovazione, e conseguentemente anche economica. Il mio assessorato si occuperà di realizzare un grande progetto di sviluppo sistemico territoriale per la promozione della Sicilia centrale. L’obiettivo è quello di fare diventare Caltanissetta l’epicentro siciliano della tutela della dieta mediterranea».
Il sindaco Gambino ha poi ricordato le “operazioni strategiche” attuate dalla sua Amministrazione. «Nelle scorse settimane a Siviglia – ha sottolineato – il Comune di Caltanissetta è diventato partner del progetto Interreg di cooperazione internazionale Mediterranea Diet, in sostituzione dell’organismo regionale Coppem. Per i prossimi due anni sarà capofila siciliano nei territori di Calascibetta, Monreale, Noto e Nicosia, e rappresenterà la Sicilia in Europa».
La prima azione del nuovo assessore sarà quella di creare un polo strategico per la valorizzazione del vivere mediterraneo, «pensato – aggiunge – come parco tematico e centro operativo di tutte le attività sociali, culturali ed economiche che ruotano attorno alla dieta». Ed ha anche annunciato l’avvio di una serie di incontri con tutti i soggetti istituzionali e non (Diocesi, Libero Consorzio di Comuni, Asp, Camera di Commercio, Consorzio Universitario, Soprintendenza ai beni culturali, Cefpas, Gal, Scuola, imprese, professionisti) «per attivare dal basso un movimento che riconosca la dieta mediterranea ed attorno a questa crei comunità»