La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo in merito a un caso di una bimba nata morta in grembo il 19 febbraio. Inchiesta che vede al centro il ginecologo Ugo Lo Valvo, 62 anni e l’ostetrica Dina Montana Lampo, 36 anni, agrigentina, entrambi in servizio all’ospedale “Sant’Elia”, difesi dagli avvocati Giuseppe Panepinto e Giacomo Vitello. Il 18 febbraio la partoriente, una donna nissena, si era recata in ospedale per un controllo visto che aveva ormai superato la quarantesima settimana di gravidanza, ma, stando alle prime risultanze, dal tracciato era emerso che qualcosa non andava visto che a un certo punto si era perso il segnale del battito del cuore della nascitura, inizialmente rilevato.
La donna riuscì a partorire il giorno dopo, ma per la piccola non c’era ormai più nulla da fare. I genitori, assistiti dagli avvocati Giuseppe Franzone e Davide Schillaci, hanno presentato denuncia ai carabinieri ed è stata aperta un’inchiesta, coordinata dalla pm Chiara Benfante. Nei giorni successivi era stata eseguita l’autopsia sulla bambina dal medico legale Giuseppe Ragazzi, il quale, sulle prime, ha indicato una sofferenza fetale, ma per stabilire con precisione le esatte cause e l’eventuale responsabilità degli indagati serviranno almeno due mesi per completare altri accertamenti.
Tale il termine indicato perché venga depositata la relazione finale del dottor Ragazzi. La donna era stata seguita dal consultorio ginecologico ed aveva seguito correttamente tutti i protocolli; l’inchiesta mira ad accertare se siano state sottovalutate le condizioni della nascitura e se siano state messe in atto tutte le procedure necessarie in questi casi.