Riceviamo e Pubblichiamo
In questi giorni in cui l’intera nazione versa in situazione surreale, noi tutti singoli cittadini, commercianti e padri di famiglia dovremmo essere accomunati da sentimenti di speranza, fratellanza e solidarietà. Mi rattrista, “ahimè”, rendermi conto in prima persona che non è così. Essendo titolare di una Macelleria e quindi di un attività del settore alimentare, mi ritrovo ogni giorno come tanti colleghi a lottare, in questo momento di continuo timore nei confronti di un male invisibile,non solo con le paure che a noi tutti ci accomunano, ma con continue chiamate e voci diffamanti secondo le quali la mia persona risulta essere in quarantena e addirittura essere risultato positivo al COVID19.
Tutto questo generato da voci di popolo che accomunano la mia persona a quella di un commerciante risultato positivo con un grado di parentela di nipote acquisito, con il quale non intrattengo rapporti da lungo termine come dichiarato alle autorità preposte.
Ci tengo a precisare che, alla minima avvisaglia, essendo ogni giorno a rischio, come noi tutti che continuiamo a offrire un servizio alla collettività, la mia etica di uomo e di padre di famiglia mi avrebbe portato a chiudere immediatamente la mia attività e a rivolgermi all’autorità sanitaria.
Fortunatamente dopo anni e anni, la clientela conosce ormai Gianmichele uomo, difatti in questi giorni sono stato raggiunto da messaggi solidali e da una mole di lavoro che mi rassicura e tende a sfatare queste FALSE VOCI.
Vi ringrazio dal profondo del cuore e mi auguro che queste mie parole possano servire da monito a tutti noi, a rispettare le norme straordinarie messe in atto e a usare la nostra voce per un conforto a chi ne ha di bisogno.
UNITI CE LA FAREMO
MACELLERIA LE CARNI
di Giovanni Michele Cancemi