SAN CATALDO. Ogni anno l’8 marzo si celebra la nascita al cielo del patrono di San Cataldo, cioè San Cataldo vescovo, il quale morì a Taranto nel 685. Quest’anno, il ricordo della nascita al cielo del patrono è segnato dall’emergenza che l’Italia e diversi altri paesi del mondo, stanno vivendo per il diffondersi del Covid-19 (Coronavirus). A questo si aggiunge anche il problema della siccità che da mesi ormai colpisce le terre.
Domenica 8 marzo, II di Quaresima, la Comunità Ecclesiale di San Cataldo, invocherà l’intercessione di san Cataldo. Accogliendo le disposizioni della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e della Conferenza Episcopale Siciliana (CESì), la Comunità cittadina invocherà nella penitenza il Signore, la Beata Vergine Maria, i santi e in modo particolare san Cataldo, perché scenda la benedizione sulla terra ed i frutti vengano salvati con la pioggia e dal sole quando necessario.
In tutte le Sante Messe festive (sabato pomeriggio e domenica), nelle parrocchie, rettorie e comunità religiose della Città, si pregherà per la guarigione di chi è nella sofferenza, per i medici e la sapienza dei governanti, per tutti coloro che sono nello sconforto e nella paura. In Chiesa Madre, davanti l’immagine del patrono, a nome di tutte le nostre realtà ecclesiali, dal pomeriggio del 7 marzo e per tutta la giornata dell’8, arderà una lampada votiva, segno della vita illuminata dalla risurrezione del Signore.