Cronaca

Palermo, mafia: arrestati fratelli Scotto coinvolti in indagini via D’Amelio, sono parti civili nel processo depistaggio di Caltanissetta

Nell’operazione antimafia che stamani ha portato all’arresto di 8 presunti affiliati alla famiglia mafiosa dell’Arenella di Palermo sono coinvolti anche i fratelli Gaetano, Pietro e Francesco Scotto nomi di particolare spessore all’interno di Cosa nostra.

Gaetano Scotto è infatti una delle dieci persone accusate ingiustamente della strage di via D’Amelio e adesso parte civile nel processo sul depistaggio che si celebra a Caltanissetta. Un’inchiesta, quella sull’uccisione del giudice Borsellino, che coinvolse anche il fratello Pietro, tecnico di una società di telefonia, accusato di aver intercettato la telefonata con cui il magistrato comunicava alla madre che stava per andare a farle visita nella sua abitazione di via D’Amelio il 19 luglio 1992.

Pietro Scotto, condannato in primo grado, era stato poi assolto in appello. Gaetano Scotto è indagato inoltre per l’omicidio dell’agente di polizia Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. Omicidio avvenuto a Villagrazia di Carini il 5 agosto 1989 e sul quale non è mai stata fatta piena luce. 

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