“Non ci sono più padri nobili: i padri nobili della Lega sono i 9 milioni di italiani che ci danno il voto”. Cosi Matteo Salvini, ai cronisti a Palermo, nella visita di lunedì 3 febbraio, che gli hanno chiesto se Umberto Bossi é ancora il padre nobile della Lega. Alla domanda di un cambio di leadership nella Lega, Salvini ha risposto: “Un partito che ha il 33 per cento dei voti e l’affetto di milioni di italiani penso che risponda coi fatti”. Rispondendo a Leoluca Orlando che lo ha accusato di aver scelto la fuga invece di andare a Ballarò dove c’erano decine di contestatori.
Bagno di folla e standing ovation per il leader della Lega: strapieno il teatro Al Massimo, a Palermo, dove Matteo Salvini ha tenuto la convention con i dirigenti e i simpatizzanti della Lega. Tantissime persone sono rimaste fuori tra proteste e mugugni, la polizia ha chiuso gli ingressi nel teatro per motivi di sicurezza. All’esterno è stata creato una sorta di zona rossa con decine di agenti delle forze dell’ordine a presidio; a poca distanza, delle «Sardine» hanno contestato il leader leghista che nel suo discorso ha sottolineato “So che il Tribunale dei ministri di Palermo e’ molto attivo. Spero che quando sara’ finita questa caccia alle streghe, perche’ questo e’ un processo politico, tutti coloro che lavorano nei tribunali dell’Isola si occupino di mafia” .
“C’è oggi qualcuno che fa l’eroe antimafia e magari era qualcuno che ha combattuto Falcone quando era in vita. Qualcuno con la memoria corta evidentemente. Farò di tutto tutto perché la Sicilia non torni a essere campo profughi. Sapete perché a sinistra accolgono? Non perché sono buoni ma perché qualcuno guadagna un sacco di soldi”. Lo ha detto a Palermo il leader della Lega, Matteo Salvin
Il leader della Lega ha detto: “Un sindaco che dice non mi piace se arriva tizio è una visione un pochino arrogante e squadrista della democrazia. Dire non è il benvenuto a Palermo mi sembra meschino anche nei confronti dei palermitani”.
“Siamo una associazione che cerca di dare un futuro alle donne vittime di tratta, abbiamo una casa in comodato d’uso a San Giuseppe Jato (Pa) ma non abbiamo fondi per sostenere queste donne”.
Lo ha detto Osariemen Egbon, conosciuta a Palermo come Osas, che si occupa della associazione ‘Donne di Benin city’: nel pomeriggio a villa Bonanno a Palermo si è fermata a parlare con il leader della Lega Matteo Salvini (nella foto) per raccontare in pochi minuti l’opera quotidiana che portano avanti. “Dobbiamo dare un lavoro a queste donne – ha aggiunto Osas – e le dobbiamo aiutare ad affrontare il futuro in autonomia. Questo ho detto a Salvini che mi ha ascoltato e fatto i complimenti per quello che facciamo. Abbiamo oltre 500 donne a Palermo che hanno bisogno del nostro aiuto ma non abbiamo soldi”.