Il nisseno Luca Vullo a Montecitorio per parlare di emigrazione italiana

OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha scelto INFLUX, il documentario di Luca Vullo, per parlare di emigrazione italiana ed immigrazione in Italia durante l’evento sul tema organizzato a Palazzo di Montecitorio. Il documentario scritto, diretto e prodotto dall’artista siciliano con la sua casa di produzione Ondemotive Productions racconta l’emigrazione contemporanea degli italiani a Londra prima della BREXIT  è da due anni visibile su NETFLIX in tutto il mondo.

Luca Vullo presenterà un estratto del suo documentario INFLUX e sarà tra i relatori dell’evento organizzato dalla OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) presso Palazzo Montecitorio a Roma che tratterà il fenomeno migratorio per l’Italia e dall’Italia. Un tema all’ordine del giorno in questa fase socio-politica che tutti i paesi stanno attraversando, alla luce anche della concretizzazione della BREXIT che ha portato il Regno Unito fuori dall’Europa. Il documentario, che è stato girato proprio a Londra, offre uno spaccato dell’immigrazione italiana contemporanea attraverso un mosaico di voci e volti che racconta lo sfaccettato panorama delle vite di immigrati ed expat, tra gioie, delusioni, sacrifici e opportunità. Ma come gli italiani, tanti immigranti raggiungono la nostra terra in cerca di fortuna. Dunque l’Italia è un paese di arrivo o di partenza? Questo il tema del dibattito post proiezione, moderato dalla giornalista de La Stampa Francesca Paci, in cui interverranno anche:

On. Alessandro Fusacchia (Deputato, Gruppo Misto);

On. Francesca Galizia (Deputata, Movimento 5 Stelle);

Laurence Hart (Direttore Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’O.I.M.);

Sabrina Prati (Dirigente del Servizio Statistiche Demografiche dell’ISTAT);

Marta Serafini (Giornalista, Corriere della Sera);

uca Vullo, non è nuovo in tema di emigrazione italiana. Infatti la sua prima opera di successo fu “Dallo zolfo al carbone” un documentario sul fenomeno migratorio derivato dal Patto Italo-Belga del 1946, che provocò l’emigrazione di migliaia di minatori e contadini italiani diretti nelle miniere di carbone in Belgio.L’artista con base a Londra da anni promuove l’Italia all’estero con i suoi film, con lo spettacolo “La voce del corpo” e il workshop formativi sulla gestualità italiana collaborando con numerose Università, Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura e ha realizzato il primo spot per la promozione dello studio della lingua italiana nel mondo.  Per questa sua preziosa e poliedrica attività culturale è stato di recente nominato Coordinatore delle Pubbliche Relazioni per l’Europa di A.I.M. “Associazione per l’Italia nel Mondo”.

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