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Il nisseno Luca Vullo a Montecitorio per parlare di emigrazione italiana

Redazione

Il nisseno Luca Vullo a Montecitorio per parlare di emigrazione italiana

Mar, 04/02/2020 - 10:55

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OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) ha scelto INFLUX, il documentario di Luca Vullo, per parlare di emigrazione italiana ed immigrazione in Italia durante l’evento sul tema organizzato a Palazzo di Montecitorio. Il documentario scritto, diretto e prodotto dall’artista siciliano con la sua casa di produzione Ondemotive Productions racconta l’emigrazione contemporanea degli italiani a Londra prima della BREXIT  è da due anni visibile su NETFLIX in tutto il mondo.

Luca Vullo presenterà un estratto del suo documentario INFLUX e sarà tra i relatori dell’evento organizzato dalla OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) presso Palazzo Montecitorio a Roma che tratterà il fenomeno migratorio per l’Italia e dall’Italia. Un tema all’ordine del giorno in questa fase socio-politica che tutti i paesi stanno attraversando, alla luce anche della concretizzazione della BREXIT che ha portato il Regno Unito fuori dall’Europa. Il documentario, che è stato girato proprio a Londra, offre uno spaccato dell’immigrazione italiana contemporanea attraverso un mosaico di voci e volti che racconta lo sfaccettato panorama delle vite di immigrati ed expat, tra gioie, delusioni, sacrifici e opportunità. Ma come gli italiani, tanti immigranti raggiungono la nostra terra in cerca di fortuna. Dunque l’Italia è un paese di arrivo o di partenza? Questo il tema del dibattito post proiezione, moderato dalla giornalista de La Stampa Francesca Paci, in cui interverranno anche:

On. Alessandro Fusacchia (Deputato, Gruppo Misto);

On. Francesca Galizia (Deputata, Movimento 5 Stelle);

Laurence Hart (Direttore Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’O.I.M.);

Sabrina Prati (Dirigente del Servizio Statistiche Demografiche dell’ISTAT);

Marta Serafini (Giornalista, Corriere della Sera);

uca Vullo, non è nuovo in tema di emigrazione italiana. Infatti la sua prima opera di successo fu “Dallo zolfo al carbone” un documentario sul fenomeno migratorio derivato dal Patto Italo-Belga del 1946, che provocò l’emigrazione di migliaia di minatori e contadini italiani diretti nelle miniere di carbone in Belgio.L’artista con base a Londra da anni promuove l’Italia all’estero con i suoi film, con lo spettacolo “La voce del corpo” e il workshop formativi sulla gestualità italiana collaborando con numerose Università, Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura e ha realizzato il primo spot per la promozione dello studio della lingua italiana nel mondo.  Per questa sua preziosa e poliedrica attività culturale è stato di recente nominato Coordinatore delle Pubbliche Relazioni per l’Europa di A.I.M. “Associazione per l’Italia nel Mondo”.

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