Mussomeli si ferma oggi per dare l’ultimo saluto a Rosy Mifsud e Monica Diliberto, le due donne (madre e figlia) assassinate la scorsa settimana dal 27enne Michele Noto, il giovane appassionato di body building che dopo avere premuto il grilletto nei confronti delle due vittime si è rivolto la pistola contro di se uccidendosi. Oggi pomeriggio alle 16 nella chiesa di San Giovanni verranno celebrati i funerali. I feretri dovrebbero giungere nel paese nisseno in tarda mattinata dopo che la Procura di Caltanissetta disporrà il dissequestro delle salme. Ieri pomeriggio sui corpi privi di vita di Rosy Mifsud, della figlia Monica Diliberto e di Michele Noto, sono state eseguite le autopsie. I risultati degli esami dovranno essere depositati entro 90 giorni.
Esami che aiuteranno a rendere ancora più chiaro il quadro di questo ennesimo caso di femminicidio. Michele Noto, la notte tra giovedì e venerdì, dopo essere entrato nell’abitazione delle due vittime per un chiarimento, ha estratto la pistola facendo fuoco contro Rosy Mifsud, di 48 anni, la donna con la quale aveva intrattenuto una breve relazione clandestina e che aveva deciso di troncare il rapporto. A quel punto, secondo una prima ricostruzione, la figlia Monica, di 27, che si trovava al piano inferiore della palazzina di via Santa Maria Annunziata, dopo avere udito gli spari si sarebbe precipitata per vedere cosa fosse accaduto. Alla sua vista Michele Noto l’ha freddata con un colpo alla testa. Dopo il duplice omicidio l’assassino si è suicidato sparandosi un colpo alla tempia.
Per oggi, in occasione dei funerali, l’Amministrazione comunale mussomelese ha dichiarato il lutto cittadino. Nel primo pomeriggio, in segno di rispetto, le saracinesche dei negozi e delle attività commerciali del paese nisseno resteranno abbassate. Intanto ieri sera Mussomeli ha voluto ricordare le due donne con una fiaccolata. L’iniziativa, organizzata da due amiche di Monica, ha trovato l’adesione del sindaco Giuseppe Catania. “Una fiaccolata finalizzata a dare l’ultimo saluto alle vittime ma anche a sensibilizzare la cittadinanza alla non violenza – ha spiegato -. Anche se in questo caso credo che le vittime non siano solo i parenti di Rosa e Monica. Quell’assurdo gesto ha sconvolto due famiglie, pure quella di Michele Noto oggi è devastata”. La folla si è radunata in piazza Umberto nei pressi della panchina tinta qualche mese fa di rosso proprio in segno di rispetto per tutte le vittime di femminicidio.
