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Depistaggio Borsellino. Boccassini: “Scarantino non credibile. Volevo restare a Caltanissetta, Tinebra disse no”

Redazione

Depistaggio Borsellino. Boccassini: “Scarantino non credibile. Volevo restare a Caltanissetta, Tinebra disse no”

Gio, 20/02/2020 - 16:50

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CALTANISSETTA – Parlando di Vincenzo Scarantino, Ilda Boccassini, deponendo oggi davanti al Tribunale di Caltanissetta sul depistaggio nelle indagini di via D’Amelio, ha precisato che si e’ occupata principalmente delle indagini su Capaci, ma che comunque accolse la richiesta del procuratore Tinebra di sentire il falso pentito a Pianosa (24 giugno ’94) assieme al collega Petralia: “Con il suo pentimento iniziano i contrasti: pur convinta della non credibilita’ del soggetto io dissi a Tinebra, ‘se vuoi rinuncio alle ferie’ perche’ avevo capito che c’era la necessita’ di un ago della bilancia. Gli altri colleghi – Palma, Petralia e l’aggiunto Giordano (che si occupavano di via D’Amelio, ndr) – erano piu’ propensi a dire, bene sta collaborando. Non erano disponibili a una riflessione su quello che veniva fuori dagli interrogatori di giugno ’94”.

Ma a settembre Scarantino viene nuovamente interrogato e fa un “balzo in avanti” (sostenendo la presenza di tre collaboratori a una riunione a Calascibetta): “Per me – ha sottolineato Boccassini – questa era la prova regina inconfutabile che Scarantino stava dicendo delle sciocchezze e quindi si era ancora in tempo per tornare indietro e fermarsi”. Se i colloqui investigativi “servivano per addestrare Enzo Scarantino chi li ha svolti merita di essere cacciato da ogni funzione pubblica…”, ha inoltre sottolineato l’ex pm applicata a Caltanissetta dal ’92 al 1994. 

 “Ero disposta a restare a Caltanissetta soprattutto a tutela delle indagini e dei processi su Capaci che si sarebbero celebrati da li’ a poco. Ma il procuratore Gianni Tinebra disse di no: non mi volevano, ero servita a far fare carriera a tutti, ero stata cosi’ imbecille da essere disponibile a essere trasferita d’ufficio. L’inversione a U su di me avviene nel marzo 1994, in occasione delle elezioni politiche”. Lo ha detto l’ex pm Ilda Boccassini, applicata a Caltanissetta dal ’92 al 1994, deponendo in video conferenza al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, dinanzi al Tribunale di Caltanissetta.

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