Salute

Coronavirus, Italia in allarme: sei contagiati in Lombardia

Redazione

Coronavirus, Italia in allarme: sei contagiati in Lombardia

Ven, 21/02/2020 - 16:32

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Primi contagiati in Italia. “Sono sei i casi di positività al coronavirus” in Lombardia: lo haspiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Il paziente ricoverato al Sacco sta bene” e la situazione della moglie del primo ricoverato “è positiva”. “Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa – ha spiegato l’assessore Gallera -. Chiediamo di rimanere al proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente nuova, particolare per il nostro paese, invitiamo alla calma”.

Ed è risultato negativo al tampone il dipendente della Mae di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano: lo afferma la Regione Emilia-Romagna in una nota. “Nonostante l’esito negativo che attesta l’assenza di infettività secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se può essere risultato infetto nei giorni passati”. Con il dipendente della ditta piacentina ha cenato il 38enne lodigiano risultato positivo al Covid-19.

“Stiamo indagando, sono 3 persone che si sono presentate con quadro clinico di polmonite all’ospedale di Codogno, stiamo cercando di capire se ci sono stati contatti con i primi 3 casi”, ha aggiunto la dottoressa Maria Gramegna, dirigente dell’assessorato al Welfare, che ha parlato di sintomi “importanti di polmonite”.

“Ancora non sappiamo da chi si è diffuso il virus, potrebbe non essere da caso zero ma potrebbe anche essere che è guarito. Non abbiamo la certezza di quale sia il caso indice”, ha spiegato l’assessore Gallera. “Abbiamo recuperato il caso indice, tornato dalla Cina il 21 gennaio, ora al Sacco. Ha fatto subito i controlli, sta bene e non ha avuto sintomi, salvo una leggera febbre”, precisa. Come ha precisato anche Maria Gramegna, della direzione generale Welfare, è risultato negativo al test: “Il problema che possa essere negativo il caso indice è che a un certo punto il virus viene eliminato, quando la persona guarisce. Il test quindi potrebbe non trovarlo più”. Per questo motivo i suoi campioni sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità (Iss) a Roma, “per cercare gli anticorpi al virus”. Potrebbe essere, ha aggiunto Gallera, “che non sia lui il caso zero o che sia guarito. Non abbiamo certezza di quale sia il caso zero”.

“A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, a oggi circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone”, ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

“I casi segnalati in Lombardia sono i primi che si sono verificati sul territorio italiano e ci fanno entrare in una fase nuova”: così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma. “Per la prima volta – precisa – siamo passati da casi di importazione a casi di circolazione locale del virus”.

Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, “almeno fino a domenica, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale.

Scuole e nidi chiusi fino a martedì, è quanto prevede un’altra ordinanza firmata dal vicesindaco di Casalpusterlengo, Piero Mussida. La chiusura è stata decisa “in considerazione che nella giornata del sabato sono aperte poche scuole e nelle giornate del 24 e 25 febbraio la maggior parte di esse sono chiuse per la Festa del Carnevale”.

Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza è in partenza per la Lombardia. Con lui è anche il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.

I CONTAGIATI – L’uomo di 38 anni contagiato da coronavirus che è stato ricoverato per primo nell’ospedale di Codogno (Lodi) “è in terapia intensiva, sta meglio di ieri sera, sta leggermente migliorando”, ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. 

L’uomo – che nelle settimane scorse sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina (ora al Sacco di Milano e il cui test è negativo) – si è presentato ieri al Pronto soccorso. E ci sarebbero altri due contagiati: la moglie ed una terza persona che si è presentata spontaneamente in un ospedale con sintomi di polmonite e che avrebbe avuto dei contatti con il 38/enne.

Secondo quanto ricostruito dai medici che da giovedì lo hanno in cura, il 38enne è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene negli ultimi 4 giorni. L’uomo lavora per una multinazionale che ha una sede a Casalpusterlengo. I sanitari stanno inoltre cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni la moglie, che da quanto accertato al momento sembrerebbe però aver avuto meno contatti del marito.

L’assessore Gallera ha spiegato che “sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell’ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente risultato positivo al Coronavirus. Abbiamo tutti i tamponi pronti. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori”. Sono una sessantina le persone che sarebbero entrate in contatto con il 38enne: per loro scatterà la quarantena.