CALTANISSETTA – “Non seminiamo il panico, siamo pronti a fronteggiare eventuali emergenze”. Il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, rassicura i nisseni ed i siciliani. Non bisogna sottovalutare la situazione ma, le direttive nazionali e regionali, forniscono risposte rapide ed efficaci. Nel capoluogo nisseno stamani si è svolto un summit al quale hanno preso parte il responsabile del 118, dei pronto soccorso di Gela e Caltanissetta, dei medici di famiglia, delle Malattie Infettive e dell’area amministrativa. Varata una task force operativa 24 ore su 24, anche con Prefettura e forze dell’ordine.
Da tenere in debito conto le indicazioni che mezzi di comunicazione e strutture sanitarie veicolano continuamente. Caltagirone sottolinea: “Se possibile non recatevi nelle strutture ospedaliere. In caso di qualsiasi sospetto, chiamate il numero nazionale messo a disposizione dal Ministero della Salute 1500 o al numero unico per le emergenze 112 (che valuterà ogni singola situazione e spiegherà che cosa fare) oppure rivolgersi al medico di famiglia; sarete guidati ed assistiti immediatamente”.
La Sicilia può contare su 70 posti letto d’infettologia in tutta la regione e coprono l’intero territorio regionale. Si lavora febbrilmente in queste ore per individuare, nella eventuale necessità di casi di quarantena, due aree che potrebbero essere una Sicilia occidentale e l’altra in Sicilia orientale, in cui allocare, se necessario, piu’ cittadini.
Nel nisseno le strutture hanno adeguato le modalità operative. In particolare tutto il personale del pronto soccorso utilizzerà la mascherina di contenimento biologico, così come il personale di altri reparti. Ai pazienti “sospetti” che si recheranno in pronto soccorso sarà fornita la mascherina e sarà limitato l’accesso dei parenti in tutti i reparti e all’interno del pronto soccorso. Le ambulanze sono munite di dispositivi anticontaminazione.