Cultura

Caltanissetta, il Comune promuove il “Patto per la lettura” rivolto a scuole, associazioni e singoli cittadini

Anche il Comune di Caltanissetta promuove il “Patto per la lettura”, inteso come bene comune, con l’obiettivo di promuovere in modo continuativo, trasversale e strutturato la lettura e la conoscenza in tutte le loro forme. «Alla base del Patto – spiega l’assessore alla Cultura, Marcella Natale – si pone la considerazione che lettura e conoscenza siano fattori indispensabili per la costruzione di una società più libera, consapevole e attenta alle diversità, alla quale tutti i cittadini, le associazioni, le imprese e le istituzioni della città possono contribuire ogni giorno.

Il Patto intende essere lo strumento per generare nuovi incontri, scambi, sperimentazioni diffuse e attivazione di luoghi. L’obiettivo principale è ripensare Caltanissetta attraverso la lettura e la conoscenza, il coinvolgimento delle persone e la relazione con gli spazi pubblici e privati, per stimolare una nuova forma di resilienza individuale e collettiva. Si afferma così, complessivamente, un “diritto alla città” tramite la promozione della lettura e della conoscenza, e la promozione dei valori ad essa collegate.

Ciò comporta mettere in campo pensieri e iniziative per accogliere e valorizzare una comunità plurale, coltivare cittadinanza consapevole e informata, generare nuovi legami di reciprocità, abbattere muri e pregiudizi, offrire opportunità e accessibilità relative al patrimonio culturale e alla creatività».

Il “Patto per la lettura” è rivolto alle istituzioni culturali, all’Università, alle associazioni, alle scuole cittadine, ai singoli cittadini. «Il “Patto per la lettura” – aggiunge l’assessore Marcella Natale – è un manifesto, da immaginare come un albero ben radicato nel terreno, che cresce e si articola dando forma ad una visione di città e di reti, con rami che arrivano lontano alimentando un sistema di relazioni e scambi, e ciò costituisce il punto di vista caratterizzante di una nuova politica per una cultura della partecipazione».

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