I sindacati contestano la proposta della Essequadro, Russo Introito: “Trasforma i lavoratori in sudditi”. Chiesto tavolo di raffreddamento in Prefettura, poi via alla protesta
Vertenza sul futuro dei lavoratori del centro per migranti di Pian del Lago, Cisl Fp e Cub pronti alla mobilitazione.
Dopo
l’esito negativo dell’incontro all’ufficio del lavoro svoltosi nei giorni
scorsi sul mantenimento dei livelli occupazionali e del trattamento finanziario
degli operatori, il segretario generale della Cisl Fp per le province di
Agrigento, Caltanissetta ed Enna Floriana Russo Introito, e quello del Cub,
Filippo Sutera, annunciano la volontà di tornare in piazza.
“Abbiamo ritenuto irricevibile la proposta della capofila Essequadro all’Ufficio del lavoro – spiega Russo Introito – perché questa conteneva sì la mensilizzazione del compenso a 24 ore settimanali, ma presupponeva la costituzione di una ‘banca ore’ negativa che prevedeva di fatto un accantonamento delle ore non lavorate e non di quelle supplementari. Di fatto i lavoratori sarebbero stati costretti a fare sempre un numero di ore inferiori a quelle pattuite e remunerate, rimanendo comunque a disposizione dell’azienda nel caso di mancanza per ferie o malattia di altri lavoratori, senza tra l’altro il riconoscimento di alcuna indennità a fronte della pronta reperibilità in qualsiasi momento del giorno e della notte. Tale accordo così sottoscritto avrebbe trasformato i lavoratori in veri ‘sudditi’ delle aziende, motivo per cui la Cisl Fp non è stata disponile a firmare questo accordo che pur avendo sembianze positive nascondeva invece una vera e propria schiavizzazione della categoria”.
“Le organizzazioni dei lavoratori non hanno ritenuto mobilitarsi in precedenza – dice Filippo Sutera – poiché hanno collegialmente ritenuto che le cooperative aggiudicatarie della gara, avendo le stesse inserito nell’offerta delle migliorie aggiuntive riferite al settore degli operatori socio assistenziali nei turni h24, e precisamente oltre al numero minimo già previsto dall’appalto, gli stessi sarebbero cresciuti di 5 unità nei turni diurni e 2 nei turni notturni. Tutto ciò ad oggi è stato però ritenuto di non possibile applicazione da parte delle ditte aggiudicatarie, poiché non remunerativo. Questo, a nostro parere – continua Sutera – è una palese inadempienza che scarica le difficoltà economiche (nonostante l’offerta migliorativa proposta in fase di gara) sulle fasce più deboli, cioè i prestatori d’opera che vengono gravati di oneri altrui”.
A causa dell’esito negativo dell’incontro Cisl e Cub proclameranno una giornata di sciopero non prima di aver chiesto comunque un tavolo di raffreddamento in Prefettura, “che – precisa Russo Introito – è sì stazione appaltante ma è anche rappresentante del Governo, interessato dunque alla correttezza del lavoro e alla garanzia che tutto si svolga in piena legalità e trasparenza”.