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Al “Virgilio” di Mussomeli “si fa memoria”

Carmelo Barba

Al “Virgilio” di Mussomeli “si fa memoria”

Mar, 11/02/2020 - 10:02

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MUSSOMELI – (Dalla Scuola) – Si comunica che, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e nell’ambito dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione, di cui al PTOF c.a., l’Istituto “Virgilio” ha realizzato attività formative coerenti con le finalità delle citate ricorrenze, al fine di conservare, rinnovare e tramandare la memoria della SHOAH, del massacro delle foibe e degli orrori della guerra. In aggiunta all’attività d’aula, condotta secondo i Piani di lavoro dei docenti, il 30 gennaio 2020, le classi del Biennio hanno partecipato alla visione di un film sul tema della SHOAH , cui è seguito il dibattito .

Il 6 febbraio 2020 , presso i locali dell’Auditorium Lillo Zucchetto, alcuni studenti di tutti gli indirizzi hanno messo in scena un percorso didattico dal titolo Le voci della memoriache, intrecciando musiche, balli, brani e video, è diventato eco di un passato terribile e tragico. Gli alunni hanno avuto la possibilità di vedere valorizzati i propri talenti in performances che hanno seguito il fil rouge delle emozioni. La storia e i suoi protagonisti infatti hanno preso vita nei volti, nelle voci, nei gesti e nelle musiche, toccando l’anima di quanti hanno assistito alla rappresentazione. Guidati dalla prof.ssa Franca Rotolo (referente di Cittadinanza e Costituzione) e dalla prof.ssa Silvana Giardina (docente di materie letterarie) si sono esibiti nel recital gli alunni Francesca Antinoro, Dario Bonfante, Sabrina Plumeri, Giorgia Ricotta, Gero Morreale, Fiorenza Mistretta, Giancarlo Giarratana, Francesca Antinoro, Marzia Sorce, Marco Territo, Giuseppe Diliberto, Flavio Modica, Vincenzo Sapia, Valeria Di Natale, Nicole Gaziano, Marco Palumbo, Giorgia Faelli, Francesca Sorce, Lo Bue Davide e Giuseppe Cardinale. Hanno accolto gli spettatori le ragazze dell’indirizzo accoglienza I.P.S.E.O.A. Ilaria Favata, Marta Spoto, Sara Amore, Noemi Belfiore, Samuele Trabona, Salvatore Giambrone, Mary Di Gangi e Angelica Messina. La rappresentazione si è conclusa con la lettura del racconto “Mi chiamo Santo…”, scritto da Giulia Cacciatore, alunna del quinto anno di liceo classico e vincitrice del concorso “La Shoah, Gli Eccidi Nazisti e i Luoghi Della Guerra, indetto dal Comune di Castiglione di Sicilia.

La dirigente scolastica, dott.ssa Calogera Genco, poi, ha dedicato un momento di riflessione all’importanza del ruolo della Scuola nella formazione dei giovani, attraverso la conservazione e nella trasmissione degli ideali più alti della nostra civiltà, richiamando i valori fondanti della Costituzione : il rispetto della vita, l’inviolabilità della persona, la libertà, la giustizia, l’uguaglianza dinanzi alla legge, il rifiuto di ogni discriminazione, il ripudio della guerra. Ha poi esortato gli studenti a perseguire la conoscenza, per accrescere il SAPERE, giacché l’errore origina spesso dall’ignoranza, nella consapevolezza che occorre contrastare ogni forma di violenza e sopraffazione con la forza dell’amore, e che è possibile instaurare la civiltà della pace, a partire dall’impegno e dalla responsabilità personale. Ella ha infine lodato i docenti e gli studenti per l’ottima riuscita del recital, ricordando che è indispensabile adoperarsi affinchè, nello scorrere inesorabile del tempo, non si smarrisca la memoria di quel che è stato.

A conclusione dell’evento, l’assemblea si è recata presso l’ingresso principale della scuola per la posa della targa commemorativa a perenne ricordo delle vittime della Shoah, degli eccidi delle Foibe e di tutte le guerre. Essa è stata sistemata dagli alunni Cristina Solazzo e Manuel Insalaco in un contesto caratterizzato da un’intensa emozione e partecipazione collettiva. Il gesto, dal valore fortemente simbolico, vuole riprendere la filosofia e il senso delle pietre d’inciampo, un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig finalizzata a collocare segni che rimarranno nel futuro nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, in memoria dei deportati nei campi di sterminio nazisti.

La scuola quindi, superando ciò che solitamente caratterizza il semplice momento commemorativo, ha deciso di andare oltre: ha voluto non solo costruire la memoria, ma anche farsi memoria di eventi tragici della Storia, insegnando ai ragazzi a non dimenticare, ma soprattutto educandoli ad “inciampare” sul passato , sulle sue pagine più buie, per fare in modo che quel che è accaduto non accada mai più. (prof.ssa Franca Rotolo docente di Diritto ed Economia referente di Cittadinanza e Costituzione)