Dalla Asd Sporting Vallone RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: “Oggi è un lunedì e un giorno dell’Epifania amaro per noi dello Sporting Vallone e tutti gli sportivi in generale. È il giorno dopo Sancataldese-Sporting Vallone, è il giorno dopo la vergognosa e vile aggressione al nostro calciatore Daniele Pandolfo. La nostra squadra ha giocato una delle più belle partite di sempre, giocando alla pari con la Sancataldese, una delle migliori squadre del campionato, pareggiando ma in cui meritavamo di vincere. Tutto questo però purtroppo passa in secondo piano e a malincuore ci troviamo costretti a parlare d’altro, di un qualcosa che niente ha a che fare con lo sport e il calcio. Ci riferiamo nello specifico ai gravissimi episodi di vera e propria guerriglia che si sono perpetrati ai danni dei calciatori e di alcuni dirigenti dello Sporting Vallone. Al termine di una bellissima e avvincente partita, giocatasi ieri presso lo stadio di San Cataldo, tra le compagini Sporting Vallone e Sancataldese è venuta fuori la furia violenta di alcuni giocatori e dirigenti della squadra di casa che hanno colpito ripetutamente con calci e pugni un nostro calciatore nello specifico Daniele Pandolfo. Gesti inconsulti che qualcuno ci dice pure siano stati premeditati, lo dimostra il fatto che a fine partita abbiamo trovato gli spogliatoi chiusi con catene e lucchetti, per impedire ai nostri di entrarvi e così Pandolfo è rimasto fuori, circondato dai violenti. Al triplice fischio finale, mentre i calciatori di entrambe le squadre si dirigevano verso gli spogliatoi, il portiere della nostra squadra, Daniele Pandolfo, è stato letteralmente aggredito con calci e pugni da decine di persone tra tifosi (che inspiegabilmente sono potuti entrare all’interno degli spogliatoi) e soggetti riconducibili alla società Sancataldese. Anche altri calciatori dello Sporting Vallone sono rimasti leggermente contusi nell’estremo tentativo di sottrarre il proprio compagno di squadra alla vile aggressione. Pandolfo è stato invece accompagnato al pronto soccorso dell’Ospedale di Mussomeli dove gli sono stati riscontrati forti contusioni in tutto il corpo e dove, fortunatamente, è stato dimesso con alcuni giorni di prognosi. Pandolfo per tutta la partita è stato preso di mira dalla tifoseria e dai calciatori della Sancataldese, pare per uno screzio che risale alla partita di andata, ma nulla che potesse giustificare una tale violenza. Fortunatamente è stata scongiurata la tragedia ma il fatto rimane grave e riprovevole, che macchia indelebilmente l’immagine della società Sancataldese, con la quale, fino ad oggi, avevamo avuto un ottimo rapporto, di reciproca stima e rispetto. Ci auguriamo che le forze dell’ordine, che seppur presenti allo stadio non sono riusciti ad intervenire in tempo per scongiurare l’aggressione, possano individuare gli esecutori materiali del pestaggio. Allo stesso tempo ci auguriamo che il Giudice Sportivo infligga pene severe ed esemplari ai calciatori e dirigenti della Sancataldese che si sono resi responsabili, sia direttamente che indirettamente, dell’aggressione. Ad aver perso è purtroppo lo sport! Fortunatamente è stata scongiurata la tragedia ma il fatto rimane grave e riprovevole. La società procederà nelle sedi opportune, non solo a tutela e difesa dei propri tesserati, ma per evitare che fatti incresciosi come questi possano ripetersi in futuro”.