Dopo mesi si silenzia “assordanti” è arrivata l’ora di porsi degli interrogativi.
Come mai ad oggi la piscina comunale di Caltanissetta resta ancora chiusa? Questa situazione è inaccettabile!
I ragazzi agonisti che devono allenarsi ogni giorno sono costretti ad affrontare decine di chilometri per allenarsi, per non castrare i propri sacrifici fatti in questi anni ed i genitori che spendono soldi in viaggi per far crescere i propri figli in uno sport sano.
Gli amatori del nuoto, che per il piacere di nuotare devono affrontare trasferte, lasciando “economia” ai paesi vicini.
I ragazzi diversamente abili, abbandonati a sé stessi senza nessuna notizia di inizio attività (in merito non si capisce perché il progetto della 328, alla data odierna non sia ancora partito. Gli uffici dicono che ci sono dei cavilli amministrativi tra distretto e regione, ma considerato che la nuova rimodulazione prevede un iter annuale, si spera che non si perdano pure questi soldi poiché sarebbe la catastrofe, per tutti i disabili che fino ad ora hanno beneficiato delle attività in acqua non per divertimento ma per pura necessità.
Una struttura è stata per tanti anni il volano per la città togliendo ragazzi dalla strada e garantendo un servizio per la Caltanissetta, sia da un punto di vista sportivo che economico.
Ancora l’amministrazione non si rende conto della perdita’ sia a livello di immagine regionale, considerato, che la piscina era uno dei punti riferimento del nuoto in tutta la Sicilia, ma soprattutto a livello economico e di sviluppo turistico.
Le manifestazioni di nuoto regionale avevano una ricaduta importante. Oggi molti ristoranti, albergatori e b&b , avranno azzerati i forti introiti derivanti dal movimento che si creava in città.
Sono passati già’ 7 mesi, un’attesa inutile. Con il conseguirsi, di intoppi amministrativi, che intrappolano gli utenti in un destino amaro fatto di bugie, continue menzogne e di agonia frutto della non programmazione amministrativa che vige in questa città.
Sindaco e assessore continuamente cercati telefonicamente per fissare appuntamenti senza nessuna risposta o richiamata, alla faccia della trasparenza o dello stare al servizio della comunità e dei cittadini
Penso che sia arrivato il momento che gli amanti di questo sport e della struttura si facciano sentire. Per questo invito i consiglieri di opposizione o maggioranza a chiedere al presidente del civico consesso un consiglio straordinario aperte. E che l’amministrazione parli chiaramente agli appassionati del nuoto e alle famiglie dei disabili, per dire che tempi ci sono per l’apertura della piscina.
ANTONIO RUSSO
DELEGATO FIN E FINP