Ci sarebbero tracce genetiche riconducibili alla presenza di una donna sul luogo dove avvenne la strage di Capaci. La novita’ e’ emersa durante la deposizione resa da Nicoletta Resta, professore associato di Genetica medica dell’Universita’ di Bari, nell’ambito del processo Capaci bis che si celebra in corte d’Appello, a Caltanissetta. Resta sarebbe giunta a queste conclusioni dopo aver analizzato quattro reperti rinvenuti sul luogo in cui si verifico’ l’attentato in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Tra i reperti recuperati, un paio di guanti in lattice che vennero trovati a 63 metri dal cratere provocato dall’esplosione assieme a una torcia, delle batterie e una lampadina. Gli imputati del “Capaci bis” sono i boss Salvo Madonia, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro, Lorenzo Tinnirello e Vittorio Tutino. I primi quattro, in primo grado, vennero condannati all’ergastolo mentre Tutino venne assolto per non aver commesso il fatto. Il processo riprendera’ il 28 gennaio.
Mar, 24/12/2024 - 13:38